´Carissimo Alessandro,
fedele alla mia promessa vengo a darti notizia della mia salute che non è buona ma però migliore – il medico ha finito di farmi le serie di piqures - mi ha
detto che poco a poco me ne troverée bene ritorna a vedermi fra 15 giorni e poi verrà una volta al mese perché dice che nel mio stato non bisogna perdermi di vista. Ti dirò che in questa campagna ci fà freddo
assai l´aria è viva, la casa che abitiamo momentaneamente è grandissima e ci fa molto freddo se invece di cominciare l´inverno che mi pare molto precoce entrassimo in primavera la mia salute s´ameliorerebbe
più presto.
Ci vorrebbe prima di tutto la quietudine morale quello che è difficile di ottenere in questo momento – il mese di aprile 22 ci è toccato à sgomberare in questa casa
di faccia di quella che abitava xxxxxx da dieci anni ci ha fatto delle spese – il primo aprile 23 ci tocca una altra volta andare via – senza sapere dove andare qui non si trova più niente tutte le case
si sono vendute o s´affittano mobiliate a prezzi di diamante a Parigi impossibilità assoluta tutti hanno diritto di restare fino in 29 pagando l´aumentazione. Io mezzo ammalata non so davvero come si farà.
Alessandro mio io ti ringrazio ancora la tua generosità mi ha permesso primo di farmi curare – poi di comprarmi le cose le più indispensabili.
Non so se avete ricevuto in giugno la lettera di far parte del matrimonio dell´ufficiale secondo figlio di Achille – i parenti sono tanto indifferenti, noi non ci
siamo andati per la bella ragione che non ci hanno invitate – l´hanno fatto in campagna ma noi non li vediamo più. Il 28 del corrente si marita il primo figlio Giorgio che io amo tanto li ci hanno supplicate
di andare ma è impossibile appena se mi tengo in piedi e Adriana non mi vuole lasciare.
Ancora una gioia della vita che mi è ricusata.
Addio caro Alessandro tanti baci a Rosa ti abbracciamo tanto affettuosamente
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