Alessandro mio carissimo,
Malgrado il ritardo non ho dubitato un momento della tua generosità – ho troppo nella memoria quanto sei stato buono per la tua giovane famiglia alla quale si
può dire hai servito di padre – ero tanto certa che avevo già cominciato la serie di puqures- che secondo il medico che viene espressamente di Fontainbleau devono ridarmi un po´ di forza ma sto tanto giù
però basta vedermi. Leggendo la tua affettuosa lettera le lagrime mi sorgevano fitte fitte tanto provai riconoscenza di avere trovato un po´ di compassione. Ci sono tanto poco abituata; che dirti della mia
riconoscenza - - che è infinita tanto più che hai fatto assai e ti costo tanto che Iddio te lo renda. Se scrivesse in francese sarei padrona della penna quante belle cose troverei a dirti ma non parlando mai
l’italiano la traduzione è difficile e incompleta. Ho sempre guardato alla Vergine Santa la divozione che in varie occasioni mi ha esaudita. Ci farà tanto più profitto il tuo bel gesto che grazie a Dio non
abbiamo un soldo di debiti avremmo preferito privarsi – ma lo pago adesso. Alla vista della tua lettera Adriana esultava e ti manda i suoi fervidi ringraziamenti. Lei poveretta fa l´impossibile per
prolongarmi la vita ma l´altri se ne lavano addirittura le mani fanno come Napoleone 1° che diceva che non si doveva piangere la morte di una madre che era una cosa tutta naturale. – ma però quella di una
moglie o dei figli. Felicemente tutte non pensavano lodi.
Alessandro mio, ti terrò al corrente della mia salute; mando tanti baci a Rosa ringraziandola anche lei che è tanto buona.
Adriana si aggiunge a me per inviarti uno affettuoso abbraccio.
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