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Carissimo Alessandro,
Sono già tre mesi che sono ammalatissima, con una reunione di mali uno più doloroso dell´altro. Arteriosclerosi, sinovite, nevralgia dell’Aorta, e bronchite. Ti dirò
che qui i medici son pessimi, mi hanno lasciata cadere tanto giù che non sanno più come fare per rialzarmi. Dal fatto della guerra abbiamo sofferto di molte privazioni, e quello che ci bastava prima è
assolutamente insufficiente adesso. La vita non è raddoppiata, ma tre, quattro e cinque volte più cara. La pigione poi non c’è più misura, due, tre, quattro volte di più. La casetta che Adriana abitava e
che pagava 600 all’anno è stata venduta 32.000, con le imposte viene a più di 40.000, vedi che pigione fà. Ci hanno messo fuori perché il nuovo proprietario voleva abitarla, invece l´ha rivenduta subito
si è messo contro la legge perché noi avevamo il diritto di restare fino al 24. Adesso siamo obbligate di reclamare una indennità e siamo noi povere donne che dobbiamo occuparci di fare rendere ragione, nessun
uomo della famiglia ha voluto occuparsene e prendere il nostro partito. Il mio figlio e la sua famiglia sono di una indifferenza e di una avarizia rara, ma noi per loro vé. Abbiamo sofferto fino ad oggi di
privazione e di tormenti e questo ha contribuito a mettermi in questo stato. Non hanno nessuna riconoscenza per Adriana che mi cura sola e che fa lavori di casa tanto pénible con poche forze perché le donne di
faccende non hanno più prezzo. Adriana, avendo scritto che stavo sempre più male , lui e sua moglie sono venuti due giorni senza portarmi niente per riconfortarmi trovando che si era speso troppo per curarmi
200 f per tre mesi, non si è fatto che il giusto necessario. Vuol dire che ho mancato di tutto, si lamentavano che adesso costava troppo caro per venire. Vengono appena due volte all´anno e gli costa 20 f per i
due , io che sono stata tanto buona per loro. Questa casa dove siamo campées perché tutto è incassato ce l´hanno affittata a gran pena per un anno a 1.200 f al mese di aprile siamo una altra volta senza niente.
Prego Iddio di chiudere gli occhi prima di quell´epoca. Alessandro mio la gioventù di quest´oggi è feroce. I mezzi vecchi lo sono anche più, non ci sono che i veri vecchi che sappiano di quest´epoca.
Adriana ha venduto molte cose per poter suffire, ma non si vuol disfare del tutto il suo avere. Speriamo vedere fra poco l’amica di Adriana che sta in America per vedere qual rimedio si potrà portare a
questi cattivi giorni, ha molto cuore e ci ha mostrato sempre più di compassione che l´ingrata famiglia.
Dunque caro Alessandro se potessi aiutarmi un po´ per riconfortarmi ti sarei grata della minima cosa. Se sapessi quanto questo passo mi costa, se avessi 20 anni di meno certo
non lo farei, lo domanderei al travaglio. Che tutto questo resti tra noi per carità.
Addio caro Alessandro, ti abbraccio affettuosamente
La tua povera zietta
Affectueusement
Adenilde
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