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1939

 

Nome

Età

Luogo

Note

Da

Maria Pizzi in Zitelli

54

Roma

 

A

Gabriella Zitelli

26

Cortina

 

Roma, 23/1/1939 ore 10

Carissima Gabriella,

 Ieri sera è arrivato il tuo telegramma.  Buon divertimento!  Ti darò subito notizie di Carletto: Ieri mattina è andato con nonna Isabella e la signorina a Messa a San Gioacchino[1].  Ha sciorinato subito il suo repertorio ed ha detto, indicando col ditino: “Gesù, Gesù, e tirava i bacetti” poi ha dato il buon giorno a modo suo “bebebé, bebebé ecc” Poi è andato a villa Borghese ed ha camminato a piedi, facendo delle conquiste: una signora lo ha preso per la manina, ed ha fatto elogi accompagnando nonna Isabella per un buon tratto.  Ieri sera io e Lula, siamo andate a casa di Isabella a visitarlo.  Ha subito abbracciato la zia con trasporto, dicendo “zia” e mostrava la fotografia di Armando piccolo alla parete dello studio, dicendo “papà, papà” e ritornava sempre su questo argomento.  Insomma sta bene, mangia ed è allegro.  I nonni sono tutti felici di averlo.  Ieri mattina è venuta a presentarsi una ragazza veneta tutto fare, (31 anni) ma siamo rimaste fredde tanto io come Isabella perché da 4 mesi è fuori servizio.  Oggi domanderemo informazioni, ma già credo che non se ne farà nulla.  Stiamo cercando: in ogni modo non sarebbe male se le parlassi direttamente delle due di Belluno (forse la bambinaia) domandale se ha pazienza coi bambini e se non ha intenzione di stare quattro mesi a Roma e gli altri al paese....fa come credi.  Tienimi però informata su quello che fai, in modo di non trovarci male.
Gina sta qui, accomodando le tue calze, i pedali e le camicie di Armando;  oggi alle due e mezzo andremo insieme a casa tua (per stirare Gina) e (per ordinare qualche cosa io).
A casa tua c’è molto da fare.

Divertitevi, state tranquilli e sereni e godetevi questi giorni di svago per tornare più freschi alle fatiche giornaliere cittadine (parlo specialmente per il generetto!!!).  Attenti ai capitomboli e non siate imprudenti.  Chi va piano, va sano e va lontano.
Ricordatevi di scrivere alla Marinelli; a nonna, a zio Riccardo.
Lula vi saluta caramente ed anche papà; io non lascio la lettera per i loro saluti, perché voglio imbucarla subito.

Bacioni a Gab, saluti carissimi al generetto.

                                                           mamma Maria (Pizzi in Zitelli)

 Lamberto non ha ancora scritto nulla!!

Caso mai vedessi quelle ragazze, aspetta prima di comprometterti.



[1] ) S. Giacchino= Si trova ad angolo con Piazza dei Quiriti. Questa chiesa, costruita su progetto di Raffaele Inganni, in collaborazione con Lorenzo De Rossi, fu voluta personalmente da Leone XIII in occasione del suo giubileo sacerdotale del 1881, quando vi pose la prima pietra; e per questo fu dedicata al padre di Maria, San Gioacchino, nome del papa Pecci. Ultimata nel 1898, ha una caratteristica cupola in alluminio traforato a stelle. Eretta a parrocchia nel 1905, fu affidata alla congregazione del Santissimo Redentore; è titolo cardinalizio dal 1960.