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Nome

Età

Luogo

Note

Da

Armando Borgato

30

Anzio

 

A

Gabriella Zitelli

23

Roma

 

Anzio, 24-9-XIV (1936)

Gattuccia mia tanto cara,

                                               quando ti abbiamo lasciato oggi sul pomeriggio siamo andati tutti insieme alla punta del molo e gli altri hanno trovato che il panorama era bellissimo; per me invece no, tutto quello che vedevo non faceva che aumentare il dispiacere di non averti vicino : che vuoto hai lasciato vicino a me, tesoro mio!  Il mio cuore ed il mio cervello sono pieni di te ed i miei occhi vedono dappertutto solamente te!

Ma le mie braccia non ti possono stringere e la mie labbra cercano invano la tua dolce boccuccia rossa........

Ho paura che sarà più lungo il tempo che mi separa da sabato che non tutti i mesi di villeggiatura; mesi deliziosi passati con te, vicino a te amore mio, grandissimo amore mio !!
Quanta gioia mi hai dato in questi giorni di sole trascorsi in comunione di anime con te, quasi completamente ignorando gli altri e qualche volta anche me stesso!

Ti ho già detto che tu sei il mio angioletto buono, santo e ti voglio ancora dire che questa non è soltanto una parola ma una vera realtà; io ho vissuto circa tre mesi beandomi dell’aureola di bontà e di purezza che emana da te.  Sono diventato molto più buono e così rimarrò perché tale mi manterrà il tuo grande amore. Ho imparato a conoscerti in questa nostra vita comune dei giorni scorsi e io, che già ti amavo tanto e ti stimavo, ora so che sei da adorare in ginocchio;  ed è così che ti mando quel bacio che avrei voluto e non ho potuto darti quando ci siamo lasciati, in questo bacio c’è tutto me stesso, c’è tutto simiotto tuo che muore, muore d’amore per te.

                                           Armando (Borgato)