Carissimo Armando e Gabriella,
Dall’ultima e anche prima lettera, non ho ricevuto più notizie. Come mai? Scrivete spesso perché qui la posta è una delle pochissime consolazioni. La
mia salute è ottima, salvo un interminabile raffreddore che mi tormenta e non vuole andarsene, data la continua differenza di temperatura.
Ad esempio oggi sono sceso di 500 metri e ci siamo messi a torso nudo per prendere un bruciante sole. Dopo un’oretta è venuto su un vento gelido e ci siamo immediatamente
rimessi le maglie. Eravamo 5 ufficiali: 3 della c.a. (contro aerea) 1 dottore, e uno artiglieria alpina. Ho mandato un soldato, cacciatore di professione a tendere i lacci, e ieri sera ho preso una
bellissima marmotta!! Il cacciatore non si smentisce mai?!!
Mi sto attrezzando (se mi riesce) per la pesca, perché sul laghetto di oggi (a 2000 metri) ci sono trote. Per ora faccio un poco il Robinson Crusoe!! Comunque viva
l’Italia e avanti Savoia. Se servirà ancora, la 2a Batteria di cui sono il sottocomandante (ho due subalterni alle mie dipendenze) tuonerà ancora!!
Cari fratelli baciatemi tanto i cari nipotini e a voi un caro abbraccio dall’affettuoso fratello
Riccardo (Borgato)
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