Per una iscrizione votiva, trovata nel XVI secolo, la chiesa si troverebbe nel luogo dove i Tarquini avevano eretto il tempio di "Semo Sancus" o “Dius Fidius”, nel 466 a.Ch.. La chiesa, che ha conosciuto diversi appellativi come: Santo Stefano in Caballo, Santo Stefano in Arcioni e Santo Stefano in Biberatica (XII sec.), è probabile sia stata edificata nel IX secolo, anche se la sua prima citazione risale all’anno 1030. (Segue sotto l´ingrandimento...)
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Chiesa di San Silvestro in Arcioni Scale di accesso
Le scale del progetto Andrea Busiri Vici (1818-1911) del 1877, che permettono l´ingresso alla chiesa dopo la sistemazione di via XXIV Maggio.
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Chiesa di San Silvestro in Arcioni Navata Centrale
La navata centrale della chiesa a croce latina comprende due arcate per lato sorrette da pilastri (una campata fu demolita per il passaggio di via XXIV Maggio nel 1877) dove si affacciano le cappelle ed il presbiterio nel quale, dietro l’altare maggiore, si trova il coro. Il presbiterio è rialzato, rispetto all’aula di tre gradini. (Segue sotto l’ingrandimento...)
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Chiesa di San Silvestro in Arcioni Altare Maggiore
L’altare maggiore è posto al centro di uno spazio definito dall’arco trionfale e da un arco parallelo retrostante che introduce al coro in legno del XVII secolo. Sull’arco trionfale, a destra, lo stemma di Clemente VIII (Ippolito Aldobrandini – 1592-1605) e, a sinistra, quello di Pio V (Antonio Michele Ghislieri – 1566-1572) sormontati da angeli e festoni dipinti dai fratelli Giovanni (1558-1601) e Cherubino Alberti (1553-1615).
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Chiesa di San Silvestro in Arcioni Cappella Bandini
La cappella Bandini fu fatta costruire, ad opera dell’architetto Ottaviano Nonni (1536-1606), detto il Mascherino, intorno al 1580, dal banchiere fiorentino Pier Antonio Bandini (1524-1592) e da sua moglie Cassandra Cavalcanti in memoria del loro figlio Francesco, morto in giovane età (vedi “La Chiesa di San Silvestro in Arcioni – Lapidi”). Il cardinale Ottavio Bandini (1558-1629), fratello del giovane defunto, dette alla cappella un aspetto classico. (Segue sotto l’ingrandimento...)
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Chiesa di San Silvestro in Arcioni Cappella dei Santi Teatini
Nel 1540, ai Domenicani, che passarono a Santa Maria sopra Minerva, subentrarono i padri Teatini che ne fecero il loro noviziato. La cappella, dedicata ai Sandi dell’ordine fu concepita nel 1630. La pala d’altare è attribuita a Antonio Alberti (1600-1649), detto il Barbalonga, che rappresenta San Gaetano Thiene (1480-1547) e Sant’Andrea d’Avellino (1521-1608) che adorano Dio Padre. (Segue sotto l’ingrandimento...)
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Chiesa di San Silvestro in Arcioni Cappella del Presepio
La pala d’altare, che rappresenta la “Natività”, è opera di Marcello Venusti (1510-1579), mentre sulle pareti laterali si vedono la “Circoncisione di Cristo” e la “Adorazione dei Magi” di Jacopo Zucchi (1542-1596). Sulla volta sono gli affreschi di Raffaello Motta (1550-1578) detto Raffaelino da Reggio che raffigurò “Il Sogno di San Giuseppe” e “La Strage degli Innocenti”.
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Chiesa di San Silvestro in Arcioni Cappella del Presepio
Sul pilastro sinistro d’ingresso alla cappella, rivolto verso la navata, si trova un affresco del XVIII secolo che rappresenta San Filippo Neri (1515-1595).
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Chiesa di San Silvestro in Arcioni Cappella del Presepio
Sul pilastro destro d’ingresso alla cappella, rivolto verso la navata, si trova un affresco del XVIII secolo che rappresenta San Giovanni Battista (+30c.).
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Chiesa di San Silvestro in Arcioni Cappella di fra Mariano Fetti
La cappella, progettata da Onorio Longhi (1568-1619), è dedicata a Santa Caterina da Siena ed a Santa Maria Maddalena. La pala d’altare, che raffigura “La Madonna col Bambino con i SS Michele, Giovanni Evangelista, Caterina e Maria Maddalena”, è un’opera di anonimo del XVI secolo. Le figure, ai lati dell’altare, di Santa Caterina (sinistra) e Maddalena (destra), sono opera di Polidoro da Caravaggio (c.1499-c.1543) o Maturino da Firenze (1490-1528).
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Chiesa di San Silvestro in Arcioni Cappella di fra Mariano Fetti
Frate Mariano Fetti (1460-1531), promotore della cappella, vi volle essere sepolto.