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STRADE DELLA ROMA PAPALE


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Chiesa di San Martino ai Monti


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	Chiesa di S. Martino ai Monti

		É di non facile soluzione la distinzione tra Titulius Equizii e Titulus Silvestri. Alcuni ritengono siano lo stesso Titulus che si trova sotto la chiesa di San Martino ai Monti, altri ritengono che, pur avendo il “padre Equizio” venduto a Silvestro il terreno con alcuni edifici già esistenti, per permettergli di farne il suo Titulus, il Titulus Equizii fosse da un´altra parte alle falde del colle Oppio (Sembra che questo titulus sia stato ritrovato in uno scavo, non meglio identificato, nel 1650). (Segue sotto l´ingrandimento...)

	Chiesa di S. Martino ai Monti Facciata

		La facciata della chiesa venne completata con gli stucchi di Stefano Castelli, tra il 1664 e il 1676,


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	Chiesa di S. Martino ai Monti Ingresso


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	Chiesa di S. Martino ai Monti Architrave


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	Chiesa di S. Martino ai Monti Edicola della Madonna e S. Martino del XIX sec. di fronte alla chiesa


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	Chiesa di San Martino ai Monti Navata Centrale

		La navata centrale si presenta con 12 colonne per lato provenienti da diversi edifici di epoca romana, probabilmente erano nella primitiva basilica di papa Sergio. (Segue sotto l’ingrandimento...)


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	Chiesa di San Martino ai Monti Navata Centrale

			L’altare maggiore è privo di pala d’altare e di ciborio, ma possiede un grande tabernacolo a forma di tempio circolare coperto da una cupola di marmo verde. Il tabernacolo, così come i candelieri che sono sull’altare maggiore, è probabile opera di Gioacchino Belli (1787-1822), appartenente ad una famiglia di argentieri del XVIII secolo.

	Chiesa di San Martino ai Monti Abside

		Nella parte bassa dell’abside si aprono due finestre rettangolari, mentre la preesistente finestra centrale sovrastante una piccola finestra che serviva ad illuminare il coro furono chiuse nel restauro del 1780. (Segue sotto l’ingrandimento...)


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	Chiesa di San Martino ai Monti Ingresso alla Cripta

		Sotto l’altare maggiore, sopraelevato dai lavori di ristrutturazione della chiesa condotti da Filippo Gagliardi (1606-1659), nel 1650, si apre una cripta, già esistente nella chiesa di papa Simmaco (498-514), resa più agibile dalla sopraelevazione del presbiterio, cui si accede da una larga scalinata al centro della navata centrale. Vi sono sepolti sette papi tra cui Martino I (+655) e Silvestro I (314-335). Il soffitto è opera di Paolo Naldini (1616-1691). (Segue sotto l’ingrandimento...)


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	Chiesa di San Martino ai Monti Ingresso alla Cripta


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