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Segue II

Chiesa di Santa Bibiana
Facciata del Bernini

La tradizione ci dice che nella casa, sita là dove oggi sorge la chiesa, fu martirizzata, sotto l’imperatore Giuliano l’Apostata (361-363), Santa Bibiana, insieme a sua sorella S. Demetria e sua madre S. Dafrosa (il padre S. Flaviano fu martirizzato, forse, a Montefiascone, dove se ne conservano le reliquie).
(Segue sotto l´ingrandimento...)

Chiesa di Santa Bibiana

Chiesa di Santa Bibiana

Chiesa di Santa Bibiana
Piccolo campanile

Questo piccolo campanile ad una sola campana (1927) è il campanile del convento.

Chiesa di Santa Bibiana
Campanile grande

Il campanile a vela della chiesa è a due piani e porta due capane del XVII secolo che furono qui collocate nel quadro della ricostruzione della chiesa promossa da Urbano VIII e operata dall’architetto  Gian Lorenzo Bernini (1598-1680).

Chiesa di Santa Bibiana
Mosaico della Madonna del Divino Amore

Chiesa di Santa Bibiana
Portico

Il portico è coperto a volta sostenuta da coppie di lesene.

Chiesa di Santa Bibiana
Portale di Ingresso

Sopra l’architrave dell’ingresso la lapide che ricorda il restauro della chiesa voluto da Urbano VIII ed al centro del frontone spezzato uno stemma anonimo (forse una volta era dipinto…).

Chiesa di Santa Bibiana
Architrave

Chiesa di Santa Bibiana
Lapidi all’ingresso nel Portico

L’iscrizione di sinistra risale al XII secolo e ricorda la leggenda dell’ “Ursum Pileatum”, mentre l’iscrizione di destra riprende qualche informazione di quella di sinistra aggiungendo il passaggio del patrocinio della chiesa alla basilica Liberiana (1439) e propone un’indulgenza plenaria per i pellegrini nel periodo che va dalla festa di Ognissanti fino alla fine dell’Ottavario per i defunti (dal primo novembre al 9 novembre).

Chiesa di Santa Bibiana - Stemma della Congregazione dei Figli della Sacra Famiglia

Chiesa di Santa Bibiana
Portale di uscita

Chiesa di Santa Bibiana
Portale di uscita

La lapide sopra l’uscita ricorda il restauro della chiesa operato da papa Urbano VIII (Maffeo Barberini – 1623-1944) in vista del Giubileo del 1625, ad opera di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680).