BLUPREV

STRADE DELLA ROMA PAPALE

PASQUINATE - III

Segue

Piazza_Pasquino (3)

Piazza_Pasquino (6)

7

FEDINORBITA

Si sor Berlusca strilla che sta male
pe via che co la legge Gentiloni
Fede se n’annerà sur digitale
satellifregnacciando li fresconi,
pol’esse puro – pensa che bellezza -
che cala lo spettacolo-monnezza.
14.10.06  Pasquinotto

BLUNEXT

Commento: Il sonetto è favorevole al decreto sulla regolamentazione dei canali televisivi presentata da Paolo Gentiloni Silveri, ministro delle Comunicazioni del governo Prodi (2006-2008) che aveva lo scopo di limitare il monopolio dei canali di Berlusconi ristabilendo l’equilibrio tra TV private e la televisione pubblica (RAI). Anche la pubblicità viene regolamentata ed è previsto il passaggio delle televisioni dall’analogico al sistema numerico con la regolarizzazione dell’occupazione dei canali disponibili. Berlusconi denuncia una legge “anti-personam”.
Nota: Emilio Fede è, in quel momento, direttore del telegiornale TG4 (canale di proprietà di Berlusconi).

7

A GRILLO PARLA’,
C’HAI VERAMENTE ROTTO ER CA’…..!
Il Grillo Parlante è un vecchio saccente,
‘na “zecca” pungente che asfissia la gente;
ha un tono arrogante e assai delirante,
se sente rampante ma è nullafacente,
un omo da gnente
che passa er suo tempo in modo “inquietante”.
Lui scrive all’astante con fare assillante
e poco suadente, dicendo ar passante,
che crede ignorante e un po’ deficiente,
le cose che ha in mente
(sempre le stesse!); se sente er “garante”
ma è intollerante e sempre insolente.
Ce l’ha con la gente che è di idea differente
che passa il suo tempo a vagar ciondolante
intorno a ‘sto luogo oramai puzzolente
(ahimè, povero Pasquino!)
staccando ‘li fogli, con rabbia evidente,
di chi la pensa diversamente.
Aprile 2007        La Cicala di periferia
E TU SCRIVI POCO E NIENTE
DA PERFETTO DEFICIENTE
(e impara linguaggi e metrica!)

Commento: Il Pasquino che si firma “Cicala di Periferia” critica il Pasquino che si firma “il Grillo Parlante”, manifestamente uno sfogo rabbioso verso un “Pasquino” del quale non condivide la posizione politica.

7

AL CICALON SEVILE

La cicala menzognera,
nello scrivere senza fede
trova pure la maniera
d’insultare chi ci crede
e ne vuole dire tante
quel cotal Grillo Parlante.

Io non strappo proprio niente,
ma tu copri versi fatti,
ed allora molta gente
(i romani non son matti)
non può certo sopportare
la cicala sull’altare.

Se Travaglio, con Santoro
e con Biagi, sono stati
dal ducetto – con disdoro -
dagli schermi cancellati,
tu tacer vuoi far lo strillo
di chi, qua, si firma GRILLO?

Non puoi gettare via
una sana tradizione
dalla tua periferia,
puoi far tu ben il LECCONE
OSSEQUIENTE COL POTERE,
ma non farti qui vedere…..
5/4/07 (il Grillo Parlante)

Commento: Risposta del “Grillo Parlante” che accusa la “Cicala di Periferia” di servilismo rispetto al “Potere”.
Nota: Nel terzo brano il “Grillo” ricorda tre giornalisti: Marco Travaglio, Michele Santoro e Enzo Biagi i quali, aderendo politicamente alla sinistra parlamentare sono osteggiati, in tutti i modi, da Berlusconi, oggetto delle loro feroci critiche.

7

GLI ATTACCHINI PARTITOCRATICI SON PREGATI
DI NON FARE GLI STACCHINI DELLE
PASQUINATE FATECI PARLARE!

Commento: Si ingiunge agli “attacchini di partito” di non fare politica staccando gli scritti che non sono favorevoli al loro partito. Metodo decisamente fascista di chiudere la bocca all’opposizione.

7

ER GOVERNO DER MORTADELLA

Sulla statua de Pasquino vojo mette un fojettino,
perché a Roma c’è l’usanza de lascià ciò che se pensa
ed apporlo sulla panza de ‘sto fregno buffo a oltranza.
Mo ‘ste lingue biforcute, che per anni ed anni ed anni
hanno appeso li bijetti e lasciato li cartoni
con l’ingiurie a Berlusconi (e l’augurio de malanni….)
c’hanno rotto li cojoni!
Tu non trovi mai un messaggio che sputtani ‘sto governo
che ce sta a mannà all’inferno, nun c’è ingiuria contro Visco
che t’affanna co’ ‘sto fisco. (puro er pranzo te se intoppa
quanno pensi a Padoa-Schioppa, e er boccone se fa amaro
quanno pensi a Finocchiaro!) non c’è accenno a ...jettino
quanno sparli de Fassino, de Cossutta e de D’Alema
… “dandy” Bertinotti, nun c’è fra…e ce rodi-
….attacchi er moscio Pro… … c’è sconcerto
truce Diliberto!
… sto punto me …. …robrema nun m’è chiaro.
osse ch..  … … …der giaguaro.
……………………………………
…. … … …indurti e le cazzate,
… … … nco pe’ li froci,
… …. … …. anza? E nun scrive più ma penza
… … … … che governa “a maggioranza”
… … … via con le prossime elezioni.
Berlusconi!
LA CICALA DI PERIFERIA

Commento: Il titolo del sonetto cita il soprannome “Mortadella” dato a Romano Prodi capo del governo in carica nel 2007. Il sonetto è monco. Strappato in più punti, non ne permette la completa comprensione e “godimento”. La “Cicala di Periferia” è un Pasquino di destra che non tollera i sonetti contro il passato governo di Silvio Berlusconi (2005-2006) e se ne dichiara stanco in apertura. Poi accenna ad una critica dei personaggi di sinistra (che per le parti mancanti non sono comprensibili).
Nota: I politici ricordati di sinistra sono:
Ignazio Visco che, nel 2007, è ancora vice presidente della Banca d’Italia (sarà nominato Presidente da Silvio Berlusconi nel 2011.
Tommaso Padoa-Schioppa era ministro dell’Economia del governo Prodi.
Anna Finocchiaro era stata eletta, nel 2006, senatrice per il partito dell’Ulivo.
Piero Fassino era segretario politico dei Democratici di Sinistra (DS).
Armando Cossutta Presidente del Partito dei Comunisti Italiani (PdCI), nel 2007, lascia il partito in opposizione al segretario politico Oliviero Diliberto.
Massimo D’Alema, vice presidente del consiglio e ministro degli Esteri del governo Prodi.
Fausto Bertinotti segretario politico di Rifondazione Comunista fino alla sua elezione a Presidente della Camera dei Deputati, nel 2006.

7

CASTELLINfamità
LIBERATE L’INFORMAZIONE!
Come Vittorio Sgarbi, c’è nessuno
che voglia diffamar i magistrati.
E certamente quell’insetto Bruno
Vittorio, con Belpietro ha chiamati
per esser confermato – menomale -
devoto ciambellan del principale.
La porcilaia di Corona-Mora
con il contorno di loschi figuri,
può procurar – nel giro di mezz’ora -
le foto coi dovuti chiaroscuri
per quindi ricattar, come bisogna,
qualcuno che sia pronto per la gogna.

È questa la migliore informazione
che ci regalan le televisioni?
Ma c’è pure chi fa con dedizione:
Daniele nella fossa dei Leoni
pur non urlando, ci sa far vedere
come ben si può fare quel mestiere.
16.03.07 G.P. (il Grillo Parlante)

Commento: Il titolo di riferisce al ministro di Grazia e Giustizia nel II (2001-2005) e nel III (2005-2006) governo Berlusconi, Roberto Castelli che aveva modificato, per legge, il funzionamento dei vertici del sistema giudiziario italiano: l’introduzione della temporaneità degli incarichi direttivi e la modifica del sistema elettorale del Csm.
Il sonetto del Grillo Parlante (Pasquino di sinistra) attacca personalità di destra come Vittorio Sgarbi, il “ciambellan del principale” (cioè di Berlusconi) che avrebbe scatenato la stampa di destra in favore di Berlusconi: Vittorio Bruno (Panorama, al Messaggero, è stato direttore dei Quotidiani Associati del Gruppo l’Espresso) e Maurizio Belpietro (direttore del “Giornale”).
Fabrizio Corona (fotografo) e Lele Mora (manager di spettacolo) implicati in losche storie di prostituzione, di riciclaggio e di reati connessi allo spaccio di droga, sono oggetto di ampi articoli nei giornali ed in televisione. Il sonetto si conclude chiedendosi se questi argomenti, trattati in modo scandalistico, possano essere oggetto di un “buon giornalismo”.

BLUPREV Blutop

Segue

BLUNEXT