Famiglia Zitelli
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Bibliografia

Zitelli dal 1800

Zitelli-Fromont

Zitelli-Felici

Zitelli-Felici

Gennaro Zitelli

 

Federico Zitelli

1853-1918

Giovanni Zitelli

1882-1960

Pietro Rappaglosi

1892-1976

Luisa Zitelli

1892-1976

Gabriella Zitelli

1913-2002

Giuliana Zitelli

1924-2002

Federico Zitelli 1853-1918

Nato a Roma il 5 febbraio 1853 da Gennaro Zitelli e Anna Bonissimi.

Resta da provare se avesse fatto il suo servizio militare nel principato di Monaco.

Con il diploma di professore di lingua francese, conseguito a Venezia, insegnò le lingue francese e tedesco all´Istituto Tecnico Commerciale Peroni di Brescia (1874).

Ebbe otto figli: Giovanni (1882), Giacomina (1884), Giuseppe (1886), Agnese (1888), Vincenzo (1890), Luisa (1892), Gennaro (1894), Maria Rosaria (1897).

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Federico Zitelli

Entra, come volontario, alla Banca d´Italia nel 1880, ne uscì come direttore della biblioteca e dell´archivio della banca, nel 1917. Un anno prima della sua morte l´8 gennaio 1918.Un attacco cardiaco mentre osservava delle foto, inviate dal fronte da suo figlio Gennaro (Rino), in via Gioacchino Belli 96.

La famiglia di Federico Zitelli abitò nella casa di proprietà a Via S. Elena 18 (ora largo Arenula), poi, in affitto al Vicolo della Lupa 12 e in fine a Via Giovacchino Belli 96 casa della Banca d´Italia..

Fedelissimo alla Santa Sede, era stato Guardiano dell´Arciconfraternita degli Agonizzanti (Piazza Pasquino) e Cavaliere del Regno.

Giovanni Zitelli 1882-1960

Nato a Roma il 14 luglio 1882 da Federico e Maria Felici.
La famiglia Zitelli abitava allora in via Sant´Elena (Largo Arenula).
Nel 1891 si trasferirono a via della Lupa 12.
Primogenito di 8 fratelli, fu interno dell´Istituto Massimo dal 1908. Si licenziò dal Ginnasio con il titolo di Ragioniere.

Canottiere appassionato, era socio del club Canottieri Aniene fondato nel 1907, e del  R.Rowing Club Italiano, antesignano della Reale Federazione Italiana di Canottaggio (RFIC),  nel 1923

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Giovanni Zitelli

Giovanni lasciò la casa paterna in un primo momento quando dovette fare un periodo di pratica a Foggia (1899), come ´´Volontario´´ della Banca d´Italia, e quindi definitivamente nel 1906 quando contrasse matrimonio con Maria Pizzi.
Il matrimonio ebbe luogo il 13 giugno 1906 nella chiesa del Santissimo Nome di Maria al Foro Traiano. I coniugi andarono ad abitare in via 4 Novembre n.157 (Palazzo Antonelli) al piano inferiore a quello dove abitava la famiglia di suo suocero Alessandro Pizzi, facoltoso banchiere.
Dall´unione nacquero tre figli: Enrico (nato morto nel 1910); Gabbriella (1913-2002) e Giuliana (1924-2002).

Alla Banca d´Italia, dove già lavorava suo Padre Federico come direttore della biblioteca della Banca, fece una buona carriera fino al grado di capo ufficio della ´´Contabilità Operazioni coll´Estero´´.

Chiamato alle armi il 15 maggio 1915 come Sergente nel 13° Regimento di Artiglieria da Campagna, partecipò agli eventi bellici nella zona delle Tofane fino alla fine, quando fu congedato, con il grado di Capitano il 16 gennaio 1918.
Subì un grave incidente, a Belluno nell´ottobre del 1917 dal quale uscì indenne grazie alla sua robusta corporatura. Ottenne la Croce di guerra al merito.

Il suo personale interesse fu sempre quello della ricerca e dello studio della Storia di Roma e dintorni. Ben voluto da papa Pio XII, che era amico della famiglia Zitelli, ancora prima di assurgere alla carica di Segretario di Stato, sotto Pio XI, ebbe facilitato il suo compito di ricercatore presso la Biblioteca Vaticana.

Ha raccolto in quattro volumi una ´´Miscellanea´´ di fatti storici e curiosità che copre la vita di Roma dal periodo preistorico alla metà del secolo XX.

É morto à Grottaferrata, à villa Pizzi, il 23 agosto 1960 ed è sepolto al cimitero Verano nella tomba di famiglia.

Pietro Rappagliosi 1892-1975

Nato a Roma il 25 aprile 1892 da Tommaso e da Francesca Pistacchi

Frequentò, per le elementari, le Suore di via Cavour e il ginnasio e Liceo al Collegio Romano (Visconti) insieme a suo fratello Giuseppe con il quale rimase legato per aver passato insieme il periodo della giovinezza e quello della guerra.

Da ragazzo fece parte della Congregazione del Santissimo nome di Maria al Foro Traiano (chiesa della famiglia Rappagliosi, dove è ancora sepolto il nonno Andrea Rappagliosi 1802-1880) e della Congregazione Mariana di Maria Santissima del Buon Consiglio, a due passi dalla casa paterna, in via del Buon Consiglio (Monti), tenuta dai frati Basiliani di Grottaferrata.

Pietro Rappagliosi

Pietro Rappagliosi

Si iscrisse nel 1913 alla Reale Scuola d´Applicazione per gli Ingegneri di Roma, corso di laurea che dovette interrompere nel 1915 per la sopraggiunta prima guerra mondiale.
Frequentò l´Accademia Militare di Torino e fu promosso Tenente il 9 settembre 1915. Destinato ai cantieri areonautici di Monfalcone, svolse la sua attività nel corpo dell´Aereonautica militare, allora nascente, su gli aerostati per l´osservazione delle linee nemiche. Finita la guerra conseguì la laurea in ingegneria il 27 febbraio 1920.

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Lisetta Zitelli e Pietro Rappagliosi

Incontrò durante la villeggiatura a Grottaferrata (via dell´Olmata) Lisetta Zitelli mentre ricamava in compagnia delle sorelle, circa nel 1909.
La sposò, solo dopo la laurea, per imposizione del suocero Federico Zitelli, il 15 febbraio 1922 nella chiesa di San Carlo al Corso.

Cultore di lettere antiche tenne una fitta corrispondenza in greco antico, con padre Germano Giovannelli dell´Abazia di San Nilo a Grottaferrata.

Ancora, cultore di astronomia, già da padre Ricci, famoso astronomo presso l´Osservatorio di Sant´Ignazio dei padri gesuiti al Collegio Romano, e in seguito approfondendo la materia, messa in pratica dagli areostati durante i periodi di osservazione del nemico.

Nel 1935, per ragioni di lavoro, trasferí la famiglia a Bari, dove realizzó (direzione dei Lavori) l´Albergo delle Nazioni sul lungomare, su progetto dell´Architetto Giorgio Calzabini.

Nel 1938, si spostò a Genova dove svolse la maggior parte della sua vita professionale. Tra le sue opere si ricordano, tra l´altro: l´Osservatorio astronomico, Case popolari GESCAL,  numerose costruzioni civili e strade in Liguria.

Durante la guerra, mandò la famiglia a Roma e effettuava viaggi andata-ritorno da Genova, munito di permesso delle forze alleate.

Tornò a Roma da pensionato nel 1972, dove morì il 21 ottobre 1976, all´età di 84 anni.

Luisa (Lisetta) Zitelli 1853-1918

Nata a Roma il 22 ottobre 1892 da Ferderico Zitelli e Maria (Mariuccia) Felici, nella casa paterna di via della Lupa.

Ha frequentato la scuola Elementare e la Complementare[1] presso l’istituto “Francesco de Santis” a Vicolo Valdina (creata nel 1894, oggi in uso della Camera dei deputati).

Conobbe il suo futuro marito (Pietro Rappagliosi) nel 1906 (entrambi all´età di 14 anni) a Via dell´Olmata a Frascati.
Sposò Pietro Rappagliosi il 15 dicembre 1922 a San Carlo al Corso.

Dopo il matrimonio, ha abitato a Roma, in Via Crescenzio al n.78 (in una casa in affitto), poi in Viale Carso al n.35 (casa di proprietà), ma

Lisetta Zitelli 2

 ha poi seguito il marito che, per ragioni di lavoro si spostò a Genova, nel 1938, fino al 1972 (abitavano a Via Carducci al n.3), quando oramai, anziani, i coniugi rientrarono a Roma in via Tor de´Conti al n.35. Durante il periodo della seconda guerra (1939-45)  si trasferì a Roma, per maggiore sicurezza, con la figlia Maria Antonietta.

Madre e moglie amorevole ha vissuto tutta la sua vita al servizio dei suoi cari, 

Ebbe quattro figli: Giorgio, nato nel 1923, deceduto dopo soli tre mesi per polmonite; Maria Antonietta, nata nel 1925; Federico, nato morto nel 1923 e Maria Grazia , nel 1930, vissuta poche ore con grave pericolo di madre e figlia.

Deceduta il 6 agosto 1976 a Roma, due mesi prima di suo marito. Sepolta, con il marito nella Tomba dei Rappagliosi al Verano (Pincetto Vecchio).

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[1]  La scuola “Complementare” triennale, era sorta con la riforma Gentile nel 1923, era la scuola che sostituiva la storica Scuola Tecnica. Doveva completare l'istruzione elementare.
Vi si insegnavano: lingua italiana, storia e geografia, matematica e scienze naturali, computisteria, disegno, una lingua straniera, stenografia, calligrafia, educazione fisica e, nell'ultimo anno, dattilografia. Alla prima classe della scuola complementare si accedeva con un esame di ammissione, alle altre due classi con promozione. Alla fine del corso si conseguiva il diploma di licenza con il quale si poteva concorrere a posti di gruppo C delle amministrazioni statali, ma non si poteva accedere alle scuole superiori.

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