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Piazza Barberini

(Per la storia del palazzo Barberini, vedi via delle Quattro Fontane - Trevi.)

Piazza Barberini

Piazza Barberini
Fontana del Tritone

La Fontana del Tritone, voluta da papa Urbano VIII (Maffeo Barberini – 1623-1644), fu disegnata e realizzata da Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), coadiuvato da suo fratello Luigi (1612-1681), tra il 1642 ed il 1643, in occasione del ventennale del papato di Urbano VIII.
(Segue sotto l’ingrandimento...)

Piazza Barberini
Fontana delle Api

Come la fontana del Tritone così quella detta “Fontana delle Api” è legata alla famiglia Barberini perché da questa commissionata a Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) nell’ultimo anno di regno di Urbano VIII (Maffeo Barberini – 1623-1644) a completamento della prima fontana del Tritone.
(Segue sotto l’ingrandimento...)

Piazza Barberini angolo con via San Basilio - Edicola “Mater Fons Amoris”

Piazza Barberini
Lapide a Margaret Fuller al n.11

Margaret Fuller (1810-1850) è stata una scrittrice, giornalista e patriota statunitense.
Legata alla teoria democratica attraverso la forma repubblicana dello Stato di Giuseppe Mazzini (1805-1872) che aveva conosciuto a Londra nel 1846, partecipò attivamente ai moti della Repubblica Romana (1849) descrivendone la cronaca e partecipando all’organizzazione sanitaria della città assediata negli ospedali romani, nel Fatebenefratelli e nell'ospedale della Trinità dei Pellegrini.

Piazza Barberini
Lapide di  Pio VI al n.18 - 1797

Le due lapidi, questa e la seguente, testimoniano la presenza di due Papi successivi (Pio VI e Pio VII) benedicenti la folla in piazza Barberini dal balcone del palazzo Messi sito al n. 18 della piazza. Doveva essere un’abitudine utilizzare quel balcone per le benedizioni papali, data la sua posizione centrale rispetto alla piazza.
A ricevere Pio VI (Giovanni Angelico Braschi - 1775-1799), che vi era stato anche da cardinale, furono le sorelle Serafina e Teresa Messi, proprietarie del palazzo.

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Lapide di  Pio VII al n.18 - 1815

Pio VII (Barnaba Niccolò Chiaramonti - 1800-1823) fu ricevuto, invece, dalla sorella Teresa Messi che, nel frattempo, si era sposata con Gaetano Borghese di Rimini.

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Lapide a Bjørnstjerne Bjørnson al n.18