La chiesa di Santa Sabina martire (II sec.-126) si è sovrapposta ed ha sfruttato numerose costruzioni di epoca romana. Sulla prima metà della navata centrale soggiace una “domus” del III-IV secolo d.Ch., mentre la parte absidale è lambita da un tempio arcaico (IV sec. a.Ch.), quello di “Iunonis Reginae”, la prima deità straniera accolta a Roma, fuori dal pomerio dell’epoca, ed un’insula del II secolo d.Ch., ristrutturata nel IV, di cui la chiesa ha sfruttato la muratura esterna per realizzare parte della parete della navata destra, per quasi tutta l’altezza. (Segue sotto l’ingrandimento...)
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