Piazza e Via di Santa Chiara (R. IX - Pigna; R.VIII - Sant’Eustachio) (nella piazza convergono: via di Torre Argentina, via della Rotonda, via di Santa Chiara che arriva, verso est, a via dei Cestari e, verso ovest, a piazza dei Caprettari)
La piazza e la via hanno preso il nome dalla chiesa, dedicata a S. Chiara, fondata (1562-1565) da S. Carlo Borromeo (1538-1584) in onore di Pio IV (Giovanni Angelo Medici - 1559-1565) e dedicata a S. Pio I (c.140-c.154).
La chiesa fu restaurata dal cardinale Scipione Caffarelli-Borghese (1577-1633), nel 1628, quando, dall’annesso asilo, le donne convertite furono trasferite presso via della Lungara. Nel convento e nella chiesa subentrarono le Clarisse che vi restarono fino al 1814, Da quell’anno e fino al crollo della chiesa, nel 1855, vi risiedette la Confraternita di San Gregorio Taumaturgo per passare poi al Seminario Francese che ricostruì la chiesa e l’abbellì.
Di rimpetto alla chiesa, dov’è il portone con sopra l’immagine dell’Annunziata, vi è la casa dove morì Santa Caterina da Siena il 29 aprile 1380, assistita dalla madre Lapa. L’anno precedente, la Santa aveva abitato presso S. Andrea della Valle; “Nui amo tolta (abbiamo avuto) una casa presso santo Biagio (dell’Anello o a’ Catinari) tra Campo di Fiore e Santo Eustachio” (4 dicembre 1379).
Nel XV sec. vi ebbe sede il sodalizio della SS. Annunziata [1].
La Piazza ebbe il nome di piazza di “Casa Pia”, dal monastero di S. Maria Felice (demolito nella prima metà del XIX secolo) dove stavano “molte donne inhonorate et meretrici che si sogliono spesso ridurre, dalla dishonesta et cattiva, alla (vita) pudica e buona vitale, quali non avendo prima un adatto asilo ritornavano al vomito come il cane”.
Dov’è ora l’albergo di S. Chiara, esisteva una fornace “per formare bicchieri” che “durò fino al tempo di papa Chigi” (Alessandro VII - 1655-1667).
Nel 1874 vi fu costruito il teatro Rossini detto pure, dal nome dei proprietari: “Gallo, Ughetti, Sutera”.
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[1] La Confraternita della SS. Annunziata, è un Pio Sodalizio fondato da Jacopo Agnello Pollio, della Compagnia di Gesù, nel 1608.
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