p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
BLUPREV

STRADE DELLA ROMA PAPALE

Ritorno alla via

DSC_8476

Piazza di San Macuto (confina con la piazza di Sant’Ignazio e vi convergono via del Seminario e via di Sant’Ignazio).

La piazza prende il nome dalla piccola chiesa di San Macuto, annessa a Palazzo Borromeo in via del Seminario (vedi album via del Seminario, Palazzo Borromeo - Colonna) che fu dei Bergamaschi, prima del loro trasferimento (1725) nella chiesa di San Bartolomeo e Alessandro a Piazza Colonna (vedi piazza Colonna, chiesa di San Bartolomeo e Alessandro - Colonna). In quel periodo la piazza di San Macuto era chiamata di “S. Bartolomeo dei Bergamaschi”.
Nella piazza esisteva uno degli obelischi dell’Iseo Campense dedicato a Seti I e Ramesse II [6] (XIV-XIII sec. a.Ch.), e che aveva adornato il tempio del Sole ad Eliopoli.
Questo obelisco, che il popolo chiamava “la guglia di mammautte” e che credeva contenesse le ceneri di Giulio Cesare nel globo del suo "piramidion”, fu da Clemente XI (Giovanni Francesco Albani - 1700-1721) trasportato a piazza del Pantheon e posto nella fontana centrale, nel 1711.

Piazza_S_Macuto

Piazza_di_S_Macuto-Chiesa_omonima (2)

Piazza_di_S_Macuto-Chiesa_omonima

Piazza_di_S_Macuto-Chiesa_omonima (8)

Piazza_di_S_Macuto-Chiesa_omonima (7)

Piazza di San Macuto

Piazza di San Macuto - Chiesa omonima

La chiesa è citata nel catalogo di Cencio Camerario (1192) ed è quindi precedente al XII secolo.
Nel XIII secolo, fu legata alla parrocchia di San Marcello al Corso (Vedi via del Corso - Trevi), dove è citata nell’anno 1254.
Nel 1279, la chiesa fu posta sotto la tutela dei Domenicani di Santa Maria sopra Minerva, togliendola a San Marcello che aveva difficoltà economiche per mantenervi un sacerdote.
(Segue sotto l’ingrandimento...)

Piazza di San Macuto - Chiesa omonima
Ingresso

Piazza di San Macuto - Chiesa omonima
Architrave

Piazza di San Macuto
Chiesa omonima
Targa di proprietà della Camera Apostolica

.

BLUPREV

Ritorno alla via

Blutop