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Via di San Vito
Chiesa omonima

La chiesa si appoggia all'arco di Galieno (254-68), già porta Esquilina, si trova nella zona degli horti di Mecenate, quelli posteriori dei Lamiani, associati a L. Aelius Lamia, intimo amico del futuro imperatore Tiberio, dei Laterani, insieme agli horti di Gallieno, Sextus Varius Marcellus, padre del futuro imperatore Elagabalo,  e Pallante, ricco liberto ucciso da Nerone nel 62.
(Segue sotto l´ingrandimento...)

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Chiesa omonima - Retro

La finta facciata, su via Carlo Alberto, è la facciata della chiesa che Gregorio XVI (Mauro Alberto Cappellari – 1831-1846) fece eseguire all´architetto Giuseppe Camporesi (1761-1822), nel 1834.

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Arco di Gallieno

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Arco di Gallieno

Nel 262 d.C., il prefetto Marco Aurelio Vittore, dov'era la porta serviana, costruì, in onore dell'imperatore Publio Licino Galieno (254-68) e di sua moglie Salonina, un arco, del quale sono scomparsi i due fornici minori.

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Chiesa omonima - Ingresso

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Chiesa omonima - Navata

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Chiesa omonima - Altare Maggiore

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Chiesa omonima - Cappella laterale sinistra

I due altari laterali, del XV secolo, risalgono, probabilmente all´intervento di Sisto IV (Francesco Della Rovere - 1471-1484).

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Chiesa omonima - Cappella laterale destra

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Chiesa omonima - Pietra scellerata

Si tratta di un cippo romano, intitolato all’avvocato Elio Terzi, nato a Roma e morto a Piacenza,  non   si   sa    quando  (stimato al 173 d.Ch.), grazie al buco fatto dai devoti che lo grattavano per protezione miracolosa o cura di non si sa cosa. Si chiama “scellerato”, forse perché proveniente dal Vicolo Scellerato che saliva in San Pietro in Vincoli. (Vedi via di San Francesco di¨Paola - Monti)

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Elenco cardinali titolari - 1088-1738