La proprietà del palazzo fu del conte Fede, presso il quale, già nel 1762, abitava Luigi Valadier (1726-1785), che aveva una fonderia, sul retro del palazzo, che dava su via Margutta. Luigi, morì suicida (affogato nel Tevere, all’altezza dell’Arsenale, fuori Porta Portese), si dice, per aver mancato la fusione del “Campanone” di San Pietro. Suo figlio, Giuseppe Valadier (1762-1839), famoso architetto, abitò la casa paterna fino alla morte e realizzò, poi, il campanone di San Pietro che è oggi visibile sulla facciata della basilica vaticana.
|