Il primitivo palazzo del XVI sec., costruito sui resti del “septaporticus” fu degli Ercolani, famiglia di origini marchigiane, su disegni di Giacomo della Porta (1532-1602). Nel 1644, Alessandro Gottifredi (1595-1652), generale dei Gesuiti, acquistò il palazzo e lo fece restaurare da Camillo Arcucci, successore del Borromini. Nel 1840, Vincenzo Grazioli, recentemente nominato barone di Castelporziano e duca di Santacroce di Magliano, acquistò il palazzo e lo fece ristrutturare (1863) da Antonio Sarti che rifece la facciata posteriore del palazzo, quella sulla piazza omonima.
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