Alla fine del XVI secolo, dopo il concilio di Trento (1545-1563), nel quadro della controriforma, i padri Trinitari, fondati nel 1198 da S. Giovanni de Matha (1154-1213) e da Felice de Valois (1127-1212), si riformarono per ritrovare i principi fondatori dell´Ordine. Nacquero così i Trinitari Scalzi (in contrapposizione di quelli, non riformati che si chiamarono “calzati”, estinti nel 1894). (Segue sotto l´ingrandimento...)
Chiesa di San Carlino Facciata
Sulla facciata, sopra il portale d’ingresso, si trova la statua di San Carlo Borromeo, opera di Ercole Antonio Raggi (1624-1686). Ai lati della statua centrale si trovano quelle di San Giovanni di Matha (a destra guardando la facciata) e San Felice di Valois (a sinistra) opere di Sillano Sillani (doc. 1662-1703) del 1682. Al piano superiore c’è una cornice ovale, sostenuta da due angeli scolpiti da Giovanni Cesare Dono (doc. 1650-1700) e Francesco Antonio Fontana (1641-1700), che conteneva un quadro della SS Trinità che incorona la Madonna opera di Pietro Giarguzzi (seconda metà del XVII sec.) del 1677, oramai irrimediabilmente deteriorato.
Chiesa di San Carlino Altare Maggiore
La pala d’altare, che rappresenta i SS Carlo Borromeo, Giovanni di Matha e Felice di Valois mentre venerano la Santissima Trinità, è opera di Pierre Mignard (1612-1695).
Chiesa di San Carlino Altare Sinistro
Sull’altare di sinistra (entrando) la pala di Prospero Mallerini (1761-1838), del 1819, che rappresenta l’”Estasi di San Giovanni Battista”.
Chiesa di San Carlino Altare Destro
Sull’altare di destra (entrando) la pala di Amalia de Angelis (1824-1873), del 1847, che rappresenta “La Visione di San Michele de Sanctis”.
Chiesa di San Carlino Cappella alla beata Elisabetta Canori Mora
La cappella, nascosta sul lato sinistro dell’altare maggiore, è nata come “cappella Barberini” in onore del cardinale Francesco Barberini (1597-1679) che contribuì alla costruzione della chiesa e del convento. Oggi è dedicata alla Beata Elisabetta Canori Mora (1774-1825) le cui reliquie sono custodite in una cassetta sotto l’altare. La pala dell’altare raffigura “La Fuga in Egitto” opera di Giovanni Francesco Romanelli (1610-1662).
Chiesa di San Carlino Cassetta con i resti mortali della beata
Chiesa di San Carlino Cappella della Passione
A destra dell’ingresso, è ricavata la piccola cappella della Crocefissione dove sono collocati, sull’altare una Crocefissione e, ai lati una Flagellazione e una Incoronazione di Spine, opere, del 1653, di Giuseppe Milanese.
Chiesa di San Carlino Sacrestia
L’attuale sacrestia occupa lo spazio di un antico refettorio.
Chiesa di San Carlino Cupola
Dell’intero complesso, la cupola, insieme al chiosco, sono forse le opere più belle da vedere perché rappresentano soluzioni barocche d’alto livello realizzate in uno spazio minimo.