La chiesa costituisce ora la cripta di quella attuale, mentre il suo secondo livello, risalente al XIV secolo è stata demolito. In quellŽepoca la chiesa era chiamata San Nicola “de Portiis” (predicato corrotto). Nel XVI secolo la chiesa (inferiore e superiore), fu affidata ai frati Cappuccini per intercessione di Ascanio Colonna, che fece costruire il convento su una parte dei giardini Colonna. Tra il 1575 e il 1580, i Cappuccini riedificarono la chiesa, utilizzando parti di quella superiore e chiamandola “di Santa Croce e San Bonaventura”. I Cappuccini lasciarono, chiesa e convento, nel 1626, per andare nel complesso loro offertogli dal cardinale Antonio Barberini (1607-1671). Nel 1631, Urbano VIII (Maffeo Barberini – 1623-1644) dette la chiesa alla Confraternita dei Lucchesi, che la ristrutturarono, per opera di Mattia de Rossi (1637-1695), tra il 1682 e il 1695.
(Trasposizione libera da: “Roma, Le chiese scomparse” - Fratelli Palombi Editori - pag. 126)
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