Via dei Genovesi [1] (R. XIII – Trastevere) (da viale Trastevere a via dei Vascellari)
La via ha preso il nome dalla chiesa di S. Giovanni de’ Genovesi, eretta nel 1481 da Mariaduce o Meliaduce Cicala, nobile genovese, mentre era tesoriere della Reverenda Camera Apostolica, che la dotò di un cospicuo patrimonio che sparì nel sacco del 1527.
Il cardinale Giovanni Battista Cicala (1510-79) ottenne, nel 1553 da Giulio III (Giovanni Maria Ciocchi Dal Monte - 1550-1555), la reintegrazione di una parte del perduto, ed una Bolla per cui veniva istituita una confraternita sotto l’invocazione di S. Giovanni Battista, arricchendola d’indulgenze e di privilegi.
Il fondatore, Cicala, vi aveva aggiunto “uno spedale, per i marinai” della sua nazione [2], accanto alla chiesa, dove era esistito un ospedale inglese nel secolo precedente. Il cardinale Giorgio Spinola nel 1738 abbellì la chiesa.
La Confraternita dei Genovesi occupa ancora la chiesa di S. Giovanni; e l’annesso oratorio, che, in memoria del precedente ospedale, si chiamò di S. Edmondo [3].
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[1] ) Alla morte di Sisto IV (Francesco Della Rovere - 1471-1484), genovese, l’oratore loro dice : “Qui è la terra tutta in arme et heri (ieri) fu messo ad sacchomanno (saccheggio) certi fondachi et barche di Genovesi a Ripa; Tutt’huomo sta a buona guardia, et la natione Genovese si lascia poco vedere".
[2] ) Il cardinale estese la carità ad altri poveri infermi genovesi acciò “s’accettassero in questo spedale”.
[3] ) Il primitivo ospedale inglese, presso la Chiesa di S. Giovanni dei Genovesi, dipendeva da un altro ospedaletto, che era stato fondato nel 1396 da un mercante inglese, per i suoi paesani, in Trastevere, nella località "Montefiore", dietro la chiesa di San Crisogono “dedicandolo, con una chiesa, a San Edmondo”, re di Inghilterra, ad uso e benefizio in particolare de’ mercanti inglesi e marinari che venivano da sì lungo viaggio a Roma. La chiesa di S. Edmondo fu demolita da Alessandro VII (Fabio Chigi - 1689-1691).
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