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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Piazza e via Paganica (R. XI – Sant’Angelo) (Limitata a nord da via Florida, vi converge via Paganica che arriva fino a piazza Mattei)

La piazza e la via prendono il nome dal palazzo che Ludovico Mattei [1] qui  costruì, sulle case dei Coccia, de’ Militibus, de’ Mactuties, e dei Ambrosinis, circa la metà del XVI secolo.

Dal trasferimento da Trastevere dei Mattei [2], “vulgariter appellata dominorum de Matheis”, avvenuto nella seconda metà del XVI secolo, fu questo il secondo palazzo da essi costruito, che doveva forse comunicare  con  quello (il primo) di Giacomo di Pietro Antonio  Mattei in piazza Tartaruga (al n. 19) [3]. .

Questa famiglia nata in Trastevere diventò, con la mercatura, ricchissima ed ai due palazzi già detti ne aggiunse altri tre, tanto da formare una grande isola.

Infatti nel 1564 Alessandro Mattei edificò il terzo palazzo  “di fianco con la strada che va al monastero et la chiesa di Santa Caterina della Rosa (dei Funari), e dietro di li beni del fratello Asdrubale et la casa vecchia et altri confini”.

È l’attuale palazzo Caetani, mentre quello di Asdrubale Mattei è l’altro fabbricato sulle proprietà fortificate dei Malabranca e del conte di Fondi, annettendovi la torre del XIV secolo, detta Salitula, degli stessi Malabranca che prima apparteneva a Giovanni de Stazio, del ramo dei Crescenzi.

Con questo palazzo Asdrubale si appoggiò “alla primitiva casa rifondata ed abbellita di Giacomo Mattei, facendo con essa vivo contrasto[4].

Il palazzo di Alessandro (“vulgariter appellata dominorum de Matheis”), disegnato dall’Ammannati (1511-1592), passò alla famiglia Negroni, poi ai Durazzo ed infine ai Caetani di Sermoneta [5]. Il popolo disse  “per un 4, un 5 e un 6 - perse il palazzo il duca Mattei”.
I Caetani nel XVIII secolo v’impiantarono una specola, dalla quale il 21 dicembre 1783 fu lanciato il primo globo aerostatico che abbiano visto i romani.

Il palazzo che ha dato il nome a piazza Paganica (dei duchi di Paganica) ha un doppio portale che si ritiene immettesse in un cortile duplice e che, dietro i due portichetti di colonne ai lati della corte, si aprissero due sale delle quali quella a destra comunicava col palazzo di Giacomo.

La Piazza, quando Lorenzo costruì l’edificio, si chiamava di San Valentino da  una  chiesa   demolita   nel  XIX  secolo,    per  la  ricostruzione  del  palazzo Guglielmi [6]. In seguito fu chiamata San Valentino “de Balneo”, “de Piscina” ed anche San Sebastiano “dei Mercanti”. Nel codice di Torino del periodo 1313-1339 è nominata fra quelle della terza partita (Sancti Tome caput romae fraternitatis).
Dedicata in origine a San Valentino che, per tradizione, ebbe qui la sua casa, fu poi intitolata a San Sebastiano e detta popolarmente “all'Olmo” dalla vicina strada omonima. Da Clemente VIII (Aldobrandini - 1592-1605) cessò di essere parrocchia e fu concessa alla confraternita dei Mercanti.

Il 2 febbraio, nel giorno della Purificazione, i profumieri vi celebravano la loro festa ed il duca di Paganica (pro-tempore) adornava l’immagine della Madonna con una preziosa collana che faceva “parte del bottino riportato dal barone Fabio Mattei, luogotenente del Piccolomini (Ottavio Piccolomini - 1599-1656), nella sconfitta di Gustavo Adolfo, re di Svezia, avvenuta a Lutzen (1632), in Sassonia, sotto l'impero di Ferdinando II (1619-1637)”, nella guerra dei trent’anni.

Avanti alla “platea S. Valentini[7] v’era una piccola fontana, detta di Renzo Marco e dalla piazza, per la via dell’Olmo, si accedeva ad “apothecas obscuras” (Via delle Botteghe Oscure).

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[1] )             Sull’architrave dell’ingresso al palazzo è scritto: “LVD MATTHAEIVS PETER ANT FIL LVD NEPOS”. Infatti Ludovico Mattei (+1513), coniuge di Giovanna Capodiferro, ebbe 5 figli tra cui Pier Antonio Mattei (+1528). Questi, coniugato con Antonina Capodiferro, ebbe 9 figli tra cui Ludovico Mattei (+1580). È dunque questo ultimo Ludovico che costruì il palazzo Mattei Paganica.
Vi abitò, col marito, donna Laura Minghetti che Luigi Bonaparte aveva pensato un giorno di farne la propria sposa. La mancata imperatrice, già vedova del principe di Camporeale, nacque “Acton”, a Napoli nel 1829 e morì a Bologna nel 1915 mentre il marito Marco Minghetti le era  premorto nel 1886. Questi, già ministro di Pio IX nel 1848, fu presidente del consiglio del Regno (1863-1864) poi capo dell’opposizione di destra.

[2] )            Vedi "Via in Piscinula" – Trastevere.

[3] )            Vedi "Piazza Mattei" – Sant'Angelo.

[4] )            Il 5° palazzo non fa parte a sé, ma è compreso tra il 2° e il 3° tra le vie Paganica e Botteghe Oscure. I palazzi Caetani e Mattei sono costruiti sul lato semicircolare di ponente del Teatro di Balbo, limitato dalla piazza e dal vicolo Paganica.

[5] )            I Caetani si stabilirono in Roma circa nel 1739; abitarono fino alla metà del XVI secolo nella torre del “pons Judeorum” e passarono poi in via dell’Orso, dove Giulio III (Giovanni Maria Ciocchi dal Monte - 1550-1555) andava a visitare in barca il cardinale di Sermoneta.  Per la grande inondazione del 1598, i duchi, imbarcandosi dalla finestra del primo piano, si rifugiarono a piazza Navona e poi si stabilirono nel palazzo Ruccellai (Ruspoli) al Corso e da qui in quello dei Mattei. La torre del ponte quattro capi fu venduta  nel  1629  ad  Antonio  Palma  di  Rio  Freddo e il palazzo all’Orso fu venduto, il 29 gennaio 1627, per 30.000 scudi, ai monaci di Santo Eusebio.

[6] )            Il Palazzo Guglielmi, già Moroni, fu anche detto dei duchi del Chialbese, che era un ducato e provincia del Regno Sardo e predicato dei re di Sardegna come duchi. In questo  palazzo dimorò a lungo la duchessa Maria Anna, figlia di Vittorio Amedeo III, durante la cacciata dal Piemonte della famiglia reale, nel 1798. Suo marito, Benedetto Maurizio di Savoia, che era suo zio e duca del Chialbese vi morì nel 1808 e la duchessa vi rimase fino al 1823, facendo eseguire in Roma gli scavi a Tor Maranci. Tornata in patria, morì l’anno dopo.

[7] )            La piazzetta “ fu sempre distinta dalla prossima detta “ad Matheios”, sia da quella Paganica, formatasi solo in seguito al trasformarsi dei rispettivi palazzi Mattei e Guglielmi, nei due gruppi di case corrispondenti”.

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Lapidi, Edicole e Chiese :

- Piazza Paganica
- Via Paganica
- Piazza dell´ Enciclopedia Italiana

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