L’edificio, costruito alla fine del XV secolo, era, in origine, completamente ricoperto di affreschi, ancora nel XVII secolo (descrizione di Carlo Fontana). Appartenuto, a monsignor Pietro Altissera, scrittore apostolico e prelato, domestico di Innocenzo VIII (Giovanni Battista Cybo - 1484-1492). Fu in seguito di Francesco Radice, concessionario della Reverenda Fabrica di S. Pietro, il quale legò (1628) il palazzo alle Monache Filippine, che vi istituirono un “Conservatorio per le fanciulle povere” nel 1647. In quella occasione, le monache fecero ristrutturare il palazzo come si vede oggi. Fu di proprietà dei Bossi, originari di Milano, già nel 1748 e dopo l´unità d´Italia passò ai Ceselli che lo restaurarono, conservandone l´aspetto.
|