La scritta, che campeggia sull’architrave delle finestre del piano nobile: “POSSEDEA RAF. SANZIO NEL MDXX” è falsa ed è stata scritta nel restauro del 1863. In realtà, Raffaello (1483-1520) riscattò, nel marzo del 1520, con l’accordo della Camera Apostolica, l’enfiteusi che, nel 1516, Tommaso Inghirami (1470-1516), canonico di S. Pietro, aveva concesso, a nome del capitolo, a Lorenzo Bartolini che era commissario delle fabbriche di papa Leone X (Giovanni de´ Medici – 1513-1521). (Segue sotto l’ingrandimento...)
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