Chiesa-vincoli-I

STRADE DELLA ROMA PAPALE


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Chiesa di San Pietro in Vincoli


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	Chiesa di San Pietro in Vincoli

		Sotto la basilica, quattro livelli: il primo, il più profondo, è costituito da due case del II sec. a.Ch.; il secondo è rappresentato da una grande villa del I sec. d.Ch.; il terzo sembrerebbe essere una trasformazione del precedente, con una grande aula di rappresentanza absidata di una domus, forse senatoriale, date le dimensioni della sala; (Segue sotto l´ingrandimento...)

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	Chiesa di San Pietro in Vincoli Navata centrale

		La navata centrale è molto ampia ed è inquadrata dalle navate laterali attraverso due serie di arcate sorrette da venti colonne scanalate antiche di ordine dorico con l’aggiunta di un abaco all’imposta degli archi. La provenienza di queste splendide colonne è supposta essere quella di un tempio di epoca imperiale.


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	Chiesa di San Pietro in Vincoli Altare Maggiore

		I lavori di sistemazione dell’altare maggiore, così come lo vediamo oggi, sono dovuti all’architetto Andrea Busiri Vici (1818-1911), nel 1877, ed all’architetto Virginio Vespignani (1808-1882) che li portò a termine con l’erezione del ciborio. Dietro l’altare maggiore, in una zona ribassata, si trova “la confessio” nella quale sono conservate le catene di san Pietro. (Segue sotto l’ingrandimento...)


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	Chiesa di San Pietro in Vincoli Catene di San Pietro

		Il reliquiario delle catene di San Pietro è stato realizzato, nel 1477, da Giovanni Matteo Foppa (1452-1527), detto il Caradosso. Precedentemente le catene erano conservate in sacrestia e mostrate ai fedeli solo occasionalmente. L’urna contenente le catene è opera di Andrea Busirivici (1818-1911) del 1856.


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	Chiesa di San Pietro in Vincoli Abside

		L’abside è una delle poche strutture rimaste del V secolo. Nel XV secolo furono aperte le due finestre attuali che danno luce alla chiesa ed agli affreschi, opera di Jacopo Coppi (1546-1591). (Segue sotto l’ingrandimento...)


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	Chiesa di San Pietro in Vincoli Volta

		La sistemazione della volta, del 1706, è opera di Francesco Fontana (1668-1708), mentre l’affresco centrale, “Il miracolo delle catene di San Pietro” (il congiungimento delle catene che imprigionarono il Santo nel Carcere Mamertino con quelle che lo imprigionarono a Gerusalemme), è di Giovanni Battista Parodi (1674-1730). La forma del soffitto compensa la larghezza della navata che, con un soffitto piatto, risulterebbe schiacciata. L’attuale soffitto del Fontana ha sostituito quello fatto realizzare da papa Giulio II.


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	Chiesa di San Pietro in Vincoli Monumento a Giulio II

		Il monumento funebre di Giulio II (Giuliano Della Rovere - 1503-1513) è stato commissionato a Michelangelo (1475-1564) dallo stesso papa nel 1505. Fu terminato da vari artisti, sotto la direzione del maestro solo nel 1545. Giulio II, morto 13 anni prima del completamento della tomba, fu sepolto nella tomba dello zio Sisto IV (Francesco Della Rovere - 1471-1484) e le due salme andarono disperse nel sacco di Roma del 1527.


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	Chiesa di San Pietro in Vincoli Monumento a Giulio II

		Le statue di Mosè, di Lia (a destra) “La vita attiva”, e di Rachele (a sinistra) “La vita contemplativa”, sono opere di Michelangelo.


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	Chiesa di San Pietro in Vincoli Monumento a Giulio II

		La Sibilla (a sinistra), il Profeta (a destra) e la Madonna con il Bambino (sopra) sono opere attribuite a Raffaello di Montelupo (1505-1566). La statua centrale del Papa è stata attribuita a Tommaso Boscoli (c.1502-1574), su disegno di Michelangelo. A me sembra una scultura mal riuscita, un po´ gobbetta e minuscola rispetto al monumento.


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	Chiesa di San Pietro in Vincoli Monumento a Giulio II - Il Mosè


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	Chiesa di San Pietro in Vincoli Monumento a Giulio II - Lia

			La statua di Lia (Gn.29,1-30), sorella di Rachele, alla sinistra del Mosè, rappresenta l’immagine della Carità o della “Vita Attiva”. Ne fanno fede la torcia che è impugnata con la mano destra e la corona di alloro che è tenuta dalla sinistra. Il personaggio a cui Michelangelo (1475-1564) si sarebbe ispirato potrebbe essere Faustina Mancini (1519-1543), la cui bellezza fu celebrata da numerosi poeti contemporanei e, sembra, da Michelangelo con la statua in questione. La Bibbia, al contrario sostiene che “Lia aveva gli occhi smorti…”.

		Chiesa di San Pietro in Vincoli Monumento a Giulio II - Rachele

				La statua di Rachele (Gn.29,6.18.28), alla destra del Mosè, rappresenta l’immagine della “Vita Contemplativa”. Il personaggio a cui Michelangelo (1475-1564) si sarebbe ispirato potrebbe essere Vittoria Colonna (1490-1547), da lui ben conosciuta (si conservano alcune lettere della loro corrispondenza), la cui filosofia di vita ben si adatta ai concetti che lo scultore ha voluto esprimere con la sua opera.


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