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Chiesa di Santa Maria in Aquiro
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Accanto al sito dell’attuale chiesa, nel II secolo, l’imperatore Adriano aveva fatto costruire un tempio dedicato a Salonina Matidia e a Ulpia Marciana (rispettivamente madre e nonna di sua moglie, Vibia Sabina), recentemente ritrovato sotto il collegio Salviati adiacente la chiesa.
(Segue sotto l’ingrandimento...)
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Chiesa di Santa Maria in Aquiro
Campanile sinistro
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I campanili e la parte superiore della facciata sono opera di Pietro Camporese del 1744.
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Chiesa di Santa Maria in Aquiro
Navata centrale
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Tutte le opere di abbellimento dell’interno della chiesa sono state eseguite tra il 1861 e il 1868, sotto la direzione dell’architetto Gaetano Morichini.
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Chiesa di Santa Maria in Aquiro
Lato sinistro della navata centrale
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In particolare le figure di dottori della Chiesa, dipinte sui pilastri, sono opera di Cesare Mariani (1826-1901).
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Chiesa di Santa Maria in Aquiro
Navata destra
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Chiesa di Santa Maria in Aquiro
Navata sinistra
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Chiesa di Santa Maria in Aquiro
Navata centrale - Soffitto
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Gli affreschi della volta, sono opera di Cesare Mariani (1826-1901).
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Chiesa di Santa Maria in Aquiro
Organo
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Chiesa di Santa Maria in Aquiro
Cappella della Passione di Cristo
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La cappella fu concessa alla famiglia romana Senni nel 1857. La pala d’altare, raffigurante la deposizione č attribuita a Gerard van Honthorst (1592-1656).
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Chiesa di Santa Maria in Aquiro
Cappella dell´Angelo Custode
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La cappella, prima dedicata a San Sebastiano, viene dedicata all’Angelo Custode dalla famiglia Berardi (originari di Ceccano, nobili dal 1877, per concessione di Vittorio Emanuele II), quando ne assunsero il patrocinio nel 1866.
La pala d’altare č attribuita a Ippolito Zapponi (1826-1895), mentre le statue degli Apostoli sono di Domenico D’Amico.
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Chiesa di Santa Maria in Aquiro
Cappella di Nostra Signora di Lourdes
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Chiesa di Santa Maria in Aquiro
Cappella di San Sebastiano
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La pala d’altare, di scuola lombarda, č quella che ornava la cappella, ora dell’Angelo Custode.
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Chiesa di Santa Maria in Aquiro
Cappella di San Sebastiano
Statua di San Candido Martire
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Nel 1843, furono rinvenute, nelle catacombe di San Callisto, le spoglie di San Candido, martire giovinetto, protettore degli orfani, che furono inumate in questa cappella, avendo ricostruito, intorno alle sue ossa l’effigie che oggi si vede.
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