Già Gregorio XIII (Boncompagni - 1572-1585) aveva istituito nuovi collegi missionari, come: Il Collego degli Armeni, quello dei Maroniti, dei Greci e degli Inglesi-Irlandesi, ed aveva ampliato il Collegio Romano e aveva particolarmente assecondato quello Germanico-Ungarico. Gregorio XV (Ludovisi - 1621-1623) aveva poi istituito la Congregazione di Propaganda Fide, che doveva essere collocata in una sede appropriata. Nel 1626, Mons. Juan Baptiste Valdes, spagnolo, aveva acquistato la casa del card. Bartolomeo Ferratini (1534-1606), dove questi risiedeva dal 1586, per donarla ad Urbano VIII (Barberini - 1623-1644) al fine di ospitarvi un collegio di giovani missionari. Il card. Antonio Barberini (1608-1671), fratello di Urbano VIII, prefetto della Congregazione di Propaganda Fide, istituì il Collegio Urbano per l´istruzione missionaria di preti appartenenti a sei nazioni (esclusi gli Italiani). Nel 1634, il card. Antonio Barberini incaricò Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) di costruire una cappella, da dedicarsi ai Re Magi, in asse con l´ingresso di piazza di Spagna, mentre la Congregazione acquisì l´intero isolato tra piazza di Spagna, via della Propaganda Fide, via Capo le Case e Via Due Macelli. Il Bernini fu incaricato di riprogettare la facciata su piazza di Spagna. Nel 1644, con la morte di Urbano VIII e l´avvento di Innocenzo X (Pamphili 1644-1655), l´incarico di terminare il blocco del palazzo, sull´intero isolato, passò a Francesco Borromini (1599-1667), che lo portò a termine nel suo ultimo anno di vita, avendo demolito la cappella del Bernini e avendone progettata un´altra, quale si vede oggi.
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