“Comandante di un reparto bombardieri a mano, si slanciava per primo in un camminamento austriaco, catturandovi uomini e materiale. Due giorni dopo, accompagnato da soli quattro uomini, irrompeva in un sottopassaggio della ferrovia preparato a difesa, contro il quale si erano spuntati gli attacchi di due giorni precedenti, intimando audacemente la resa a ben 200 uomini, che venivano catturati unitamente a due cannoni e ricco bottino di armi e materiali. Più tardi, partecipava al passaggio a guado dell´Isonzo, si spingeva in Gorizia e nella stazione innalzava la prima bandiera italiana. Gorizia, 6 – 8 agosto 1916.”
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