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1909 - Inaugurazione del Villino Pizzi (Dal Corriere d’Italia del 20 Ottobre, n°287)
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Dal diario di Gabriella Zitelli: “È una villa molto grande: Al piano superiore tre immense stanze da letto, un enorme bagno, un salotto e una scala che porta sulla stanzetta della torre dove ho trovato dei bauli che contengono costumi, e cose varie. Fanno parte del viaggio in oriente fatto da zio Enrico, fratello di nonna, morto da poco, dottore, poeta, pittore, che aimé non ho conosciuto.
Nel piano terra c'è la parte rappresentanza: un grande ingresso dove sul fondo c'è lo scalone che sale; una guida copre i gradini e sulla destra un corrimano di cordone rosso rifinito da due grosse mappe a pennello. In alto, sul fondo, c'è un finestrone con molte piante in vaso, sulla destra dell'ingresso una porta immette nel salotto di vimini, celeste e giallino, con un pianoforte, un grammofono e mensole con specchi, da qui una porta finestra mena in giardino all'interno e di fronte la porta della Cappellina con il quadro dell'Assunta e i banchi, una nicchia accoglie un Cristo caduto sotto il peso della croce, opera in legno dipinto.
Tornando nell'ingresso c'è, di fronte al salotto, una grandissima stanza da pranzo con tre porte finestre e un passavivande che immette in cucina, poi la zona servizi, un bagnetto, una stanza da letto e la porta della cantina. La luce è data dai lumi a petrolio, il caldo lo fornisce un grosso camino che scalda anche la stanza da letto soprastante.
In cucina c'è un piano di cottura in mattonelle bianche e azzurre con attaccata una grande cucina economica di ghisa a legna con forno e acqua calda. Due pareti sono coperte letteralmente da grandissime teglie, pentole e tegami di rame. Due porte-finestre immettono sul giardino.
Di fronte ad una di queste, al lato della cucina, c'è il bucataio”.
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1923 - Concessione di Pio XI per la costruzione di una cappella nella villa Pizzi, con apertura al pubblico
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DILETTO FIGLIO, SALUTE E APOSTOLICA BENEDIZIONE AFFINCHÉ CONCEDIAMO PRIVILEGIO AL LORO SEPOLCRO PRIVATO, I DILETTI FIGLI ALESSANDRO PIZZI E SUA MOGLIE ROSA E I NATI RICCARDO E SUA MOGLIE MARIA LUISA SPADA, MARIA E SUO MARITO GIOVANNI ZITELLI, ADRIANA E SUO MARITO AGOSTINO CARDUCCI, CI RIVOLGONO SUPPLICHE. NOI, DILETTO FIGLIO, IN CONSIDERAZIONE DELLA TUA RACCOMANDAZIONE, ACCONSENTENDO A TALI SUPPLICHE, CON LE DISPOSIZIONI DEL PRESENTE PRIVILEGIO, CI AFFIDIAMO A TE, AFFINCHÉ CON LA NOSTRA AUTORITÀ APOSTOLICA, SECONDO LA TUA COSCIENZA E GIUDIZIO, CONCEDENDO LA FACOLTÀ AI SUPPLICANTI, AFFINCHÉ POSSANO VIVERE E PREGARE NEI LORO SACCELLI PRIVATI DELLE LORO DIMORE, CHE IN QUESTA CITTÀ SONO ANNESSI NELLA DIOCESI TUSCOLANA (DEL TUSCOLO). QUESTI SIANO COSTRUITI CON MURA ED ORNATI, O QUELLI DA COSTRUIRE ED ORNARE, SIANO LIBERI DA OGNI CONSUETUDINE DOMESTICA, E SIANO DA TE ISPEZIONATI ED APPROVATI. VI SIA UNA MESSA PER CIASCUNO, ESCLUSE LE SOLENNITÀ; POICHÉ NELLO STESSO LUOGO NON SIA IN ESSERE PER ALTRE RAGIONI ALTRA CONCESSIONE SIMILE FATTA AD ALTRI. (NELLA CAPPELLA) SIA DATA LA POSSIBILITÀ E LIBERO ACCESSO A TUTTO IL POPOLO CRISTIANO DI PREGARE ANCHE CON CANTI. AFFINCHÉ LA REALIZZAZIONE DEL PRECETTO ECCLESIASTICO POSSA AVVENIRE, LA MESSA SIA SERVITA DA UN SACERDOTE SECOLARE, RITAMENTE APPROVATO, CHE SERVA ALL'ALTARE NEI GIORNI DI FESTA, COME PREVEDE IL DIRITTO PARROCCHIALE, PER PERMETTERE ANCHE AI CONSANGUINI ED AFFINI O A CHI NON ABITA CON LORO, AGLI OSPITI DI PARTECIPARE AL RITO NEI GIORNI DI FESTA. INOLTRE CONCEDI CHE NELLO STESSO LUOGO PER INDULTO GENERALE DELLA CHIESA, TENUTO CONTO DEI DIRITTI PARROCCHIALI E FATTI SALVI GLI ALTRI DIRITTI, SIA CONCESSO CHE IL PRESBITERO AUTORIZZATO, DISTRIBUISCA AI PRESENTI NEL CORSO DELLA MESSA LA SACRA EUCARESTIA; LADDOVE NON CI SIANO PRECETTI CONTRARI. DATO A ROMA IN S. PIETRO, SOTTO L'ANELLO DEL PESCATORE NEL GIORNO 14.11.1923, SECONDO DEL NOSTRO PONTIFICATO
AL DILETTO FIGLIO ORDINARIO TUSCOLANO ( DELLA DIOCESI DEL TUSCOLO)
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Angelo “simbolico” fatto dipingere da Rosa Canovai in Pizzi nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù (Parrocchia) di Grottaferrata
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Campana offerta da Rosa Canovai in Pizzi all´Abazia di Farfa
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Villa Pizzi
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Gara di una gara di corsa a Villa Pizzi disegnata e commentata (qui sotto) da Giuseppe Zitelli (zio Peppino)
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Giuseppe Zitelli con i migliori saluti
Gara di Resistenza percorso m. 400 da villa Pizzi a villa Bruni
Arriva prima al traguardo la Sig.na Adriana Pizzi per tre lunghezze, il che indica superiorità di coraggio...... La Signorina Agnese Zitelli arriva a piazzarsi.... e disgraziatamente non è così per la Signorina Giacomina Zitelli..!... Giunge ultima la Sig.ra Rosa Pizzi non per troppo coraggio... ma per mancanza di mezzi. In complesso la corsa andò bene e fruttò molte risate a dei ciclisti che andavano pei fatti loro tranquillamente.
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1921 - Adriana Carducci, Gabriella e Giuliana Zitelli
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Villa Pizzi
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Villa Pizzi
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Prima a Sinistra: Rosa Canovai
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Rosa Canovai, da ragazza (la prima a destra in seconda fila)
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Soldati tedeschi a villa Pizzi
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Durante la seconda guerra mondiale, villa Pizzi fu sede di comando tedesco.
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Soldato tedesco
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