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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Piazza_Venezia-Vittoriano

Il vincitore del concorso fu un francese, l'architetto Hanri-Paul Nénot (1853-1934) che pensò di costruire, dov’è ora l’esedra di Termini, due porticati semicircolari uniti da un arco a cavallo di via Nazionale sul quale sarebbe esposta la statua del re Vittorio Emanuele II.
Fortunatamente fu scoperto che il progetto non era originale, in quanto l'autore l'aveva già presentato ad un concorso per l'erezione di un ateneo a Parigi.
Annullato il primo, fu indetto un secondo concorso, nel quale restò vincitore l'architetto Giuseppe Sacconi (1854-1905) che modificò il suo primitivo progetto, ideato per piazza dell’Esedra con quello attuale, quando se ne seppe l'esatto collocamento.
La prima pietra fu posta la domenica 22 marzo 1885, nell'area del Convento dell'Ara Coeli, alla presenza dei sovrani Umberto I (1878-1907) e Margherita di Savoia (1851-1926), col discorso di Agostino De Pretis (1813-1887).
Ma appena cominciarono gli scavi per le fondazioni, si trovò che nel lato nord del colle, la rupe tufacea terminava sotto la chiesa dell'Ara Coeli, contro la quale erano stati scaricati terricci di scavo e rifiuti. Fu quindi abbandonato il primitivo progetto, che doveva fare del monumento l'Acropoli, perché quella parte artificiale non poteva sostenerne la grande mole.
I lavori subirono alti e bassi, specialmente per la morte del Sacconi nel 1905 e per le aspre critiche per il marmo fatto venire dal bresciano, per ragioni campanilistiche, dall’onorevole Giuseppe Zanardelli (1826-903).
Ancora incompleto, specialmente nell'interno (c'era un progetto sacconiano di congiungimento con i sotterranei dell'Ara Coeli per adibirli a sepolture dei re d'Italia), il Vittoriano fu inaugurato dal re Vittorio Emanuele III in occasione del cinquantenario dell'Unità d'Italia nel 1911.

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