RomanButton
RomanButton
RomanButton
RomanButton
RomanButton
RomanButton
RomanButton
RomanButton
RomanButton
RomanButton
RomanButton
RomanButton
RomanButton
RomanButton
RomanButton

STRADE DELLA ROMA PAPALE

Via delle Tre Cannelle (R. II - Trevi) (da via di sant'Eufemia, traversata da via IV Novembre, a via IV Novembre, all'inizio di Largo Magnanapoli)

"Una fontana che versa acqua da tre parti ha dato a questo luogo nome di via delle Tre Cannelle" (Rufini – 1847).

Nella prima parte della strada, che sale da via Santa Eufemia, nel palazzetto a sinistra [1], vi morì l'onorevole Sydney Sonnino (1847-1922) varie volte ministro, presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri (1914-1619) durante la prima guerra mondiale (1915-18).

A destra, sull’angolo con la via IV Novembre (già via Magnanapoli), vi è una torre eretta (sec. XIII) da Gildo Carbonis, detto volgarmente Gilidone di Carbone, a sei piani. Appartenne agli Annibaldi della Molara [2] ed ai Colonna [3].

La torre alle Tre Cannelle ha, in una incorniciatura marmorea, tre frammenti di fregi classici ornati da girasoli e amorini, sui quali si eleva la colonna araldica dei Colonna sormontata da corona e cinta d’alloro.

Sulla incorniciatura è inciso il motto: "Ex unque leonem" (il leone si riconosce dall’artiglio); e sotto i fregi: "Ex museo eq.(itis) Gualdi arim(inensis)" [4].

_________________

[1]           Palazzetto del XVI secolo inoltrato.

[2] )            Come nella torre degli Anguillara, vi fu fatto in quel tempo un presepio nelle ricorrenze natalizie.

[3] )            Nella curva della salita dell’attuale via IV novembre, dov’è il palazzo dell’INAIL, dell'architetto Armando Brasini (1879-1965), confinante con la villa Colonna, c'era il Teatro Drammatico Nazionale costruito dall’architetto Francesco Azzurri (1831-1901) nel 1886, con una bella facciata adorna di statue e nell’interno un grande scalone.
L’idea di creare una Compagnia Stabile Nazionale, con annessa una scuola drammatica, fu di Eugenio Tibaldi, filodrammatico appassionato dell’arte, ed il finanziamento del Teatro venne da una società, appositamente creata (Società del Teatro drammatico nazionale), di cui facevano parte il principe don Giovanni Borghese, che ne era il presidente, dal principe Torlonia, dal principe Doria, dal marchese Filippo Theodoli, dal marchese Cappelli, dal conte Barbiellini, dal conte Antonelli, dal conte Vinci e ed altri blasonati.
La prima rappresentazione, nel nuovo teatro avvenne il 28 luglio 1886, con la rappresentazione della “Locandiera” di Goldoni e “L’Ordinanza” di Testoni, ma non ebbe molto successo.
L’Idea decadde con la morte del Tibaldi ed, in seguito, il teatro ospitò operette, poschades ed opere liriche popolari. Fu demolito, nel 1929, per costruirvi l’aborto brasiniano

[4]              Francesco Gualdi (c.1574-1657), grande collezionista e cultore di cose antiche, aveva riunito un importante collezione e ne aveva realizzato uno dei musei eruditi più celebrati della Roma barberiniana.

IMG_4454

Via_delle_Tre_Cannelle

Via delle Tre Cannelle

Via_delle_Tre_Cannelle-Lapide_di_Mazzaresi_Carlo_all'angolo_con_Via_S_Eufemia

Via delle Tre Cannelle angolo Via S. Eufemia - Lapide di Carlo Mazzaresi

Carlo Mazzaresi, nato il 20 gennaio 1893 a Roma, fu tra gli interventisti, per la guerra contro l´Austria, tra gli studenti della Facoltà di Giurisprudenza, alla Sapienza. Si arruolò appena scoppiata la guerra, ma cadde, solo sei mesi dopo, combattendo, nella battaglia dell´Isonzo, come Sottotenente del 119° Regimento di Fanteria.

Blutop