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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Piazza_SS_Apostoli-Chiesa_dei_SS_Apostoli-Monumento_a_Pietro_Riario_1471 (2)

PETRO SAONENSI E GENTE RIARIA NOBILI AC VETV
STA EX ORDINE MINORVM CAR. S. SIXTI PATRIARCHAE
CONSTANTINOPOLITANO ARCHIEPISCOPO FLOREN.
PERVSII VMBRIAE QVE LEGATO
SIXTVS IIII PONT. MAX. NEPOTI BENE MERITI
POSVIT
VIX. ANN. XXVIII MEN. VIII  D. VI GRATIA LIBERALITATE AC ANIMI
MAGNITVDINE INSIGNIS TOTIVS ITALIAE LEGATIONE FUNCTVS
MORITVR MAGNO DE SE IN TAM FLORIDA AETATE DESIDERIO RELICTO
QVIPPE QVI MAIORA MENTE CONCOPERAT ET POLLICEBATVR
VT AEDES MIRO SVMPTV APVD APOSTOLOS INCHOATAE OSTENDVNT
MCCCCLXXIIII

Segue testo:

Nel 1471, Francesco fu eletto al soglio pontificio con il nome di Sisto IV (1471-1484) e, già dal primo anno, nominò cardinali i suoi nipoti: Pietro Riario e Giuliano Della Rovere (1443-1513), poi papa Giulio II (1503-1513).
La morte di Pietro Riario (si è parlato anche di avvelenamento), all’età di 28 anni, intervenne a Venezia durante una sua missione diplomatica (1473-1475) tesa al rafforzamento dell’alleanza tra il Pontefice, il duca di Milano , Galeazzo Maria Sforza (1466-1476) e la Repubblica di Venezia in funzione anti-toscana.
La salma del cardinale Pietro Riario fu tumulata a Roma nella chiesa dei SS. XII Apostoli (casa generalizia dei Frati Minori Conventuali) dove gli fu dedicato il monumento funebre, opera realizzata con una collaborazione tra Andrea Bregno (1418-1503) e Mino da Fiesole (1429-1484), i quali terminarono l’opera prima del 1477.
Il mausoleo si compone di tre livelli: la base su cui è applicata la lapide con la dedica (probabilmente dettata dallo stesso Sisto IV) e, agli estremi, due putti piangenti che tengono in mano le insegne del cardinale; il secondo livello costituito da un sarcofago di tipo romano (con putti che sostengono un festone floreale) sul quale è distesa la figura del cardinale; il terzo livello è costituito da un bassorilievo che mostra i Santi Pietro e Paolo, sulla sinistra (guardando il monumento), che presentano alla Madonna con Bambino (che siede al centro della scena) il defunto inginocchiato con accanto il fratello  Girolamo Riario (1443-1488), suo erede testamentario.
Il monumento è inquadrato da due lesene sulle quali quattro nicchie inquadrano le figure di Santi Francescani: San Francesco d’Assisi (1181-1226), in alto a sinistra, San Ludovico da Tolosa (1274-1297), in basso a sinistra, Sant’Antonio di Padova (1195-1231), in alto a destra, e San Bernardino di Siena (1380-1444), in basso a destra. Un timpano curvilineo sovrasta il monumento con in cima lo stemma di Sisto IV che per questo e per il testo espresso nella dedica mostra apertamente il suo dolore per la perdita di questo giovane nipote.

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