Nel 1471, Francesco fu eletto al soglio pontificio con il nome di Sisto IV (1471-1484) e, già dal primo anno, nominò cardinali i suoi nipoti: Pietro Riario e Giuliano Della Rovere (1443-1513), poi papa Giulio II (1503-1513). La morte di Pietro Riario (si è parlato anche di avvelenamento), all’età di 28 anni, intervenne a Venezia durante una sua missione diplomatica (1473-1475) tesa al rafforzamento dell’alleanza tra il Pontefice, il duca di Milano , Galeazzo Maria Sforza (1466-1476) e la Repubblica di Venezia in funzione anti-toscana. La salma del cardinale Pietro Riario fu tumulata a Roma nella chiesa dei SS. XII Apostoli (casa generalizia dei Frati Minori Conventuali) dove gli fu dedicato il monumento funebre, opera realizzata con una collaborazione tra Andrea Bregno (1418-1503) e Mino da Fiesole (1429-1484), i quali terminarono l’opera prima del 1477. Il mausoleo si compone di tre livelli: la base su cui è applicata la lapide con la dedica (probabilmente dettata dallo stesso Sisto IV) e, agli estremi, due putti piangenti che tengono in mano le insegne del cardinale; il secondo livello costituito da un sarcofago di tipo romano (con putti che sostengono un festone floreale) sul quale è distesa la figura del cardinale; il terzo livello è costituito da un bassorilievo che mostra i Santi Pietro e Paolo, sulla sinistra (guardando il monumento), che presentano alla Madonna con Bambino (che siede al centro della scena) il defunto inginocchiato con accanto il fratello Girolamo Riario (1443-1488), suo erede testamentario. Il monumento è inquadrato da due lesene sulle quali quattro nicchie inquadrano le figure di Santi Francescani: San Francesco d’Assisi (1181-1226), in alto a sinistra, San Ludovico da Tolosa (1274-1297), in basso a sinistra, Sant’Antonio di Padova (1195-1231), in alto a destra, e San Bernardino di Siena (1380-1444), in basso a destra. Un timpano curvilineo sovrasta il monumento con in cima lo stemma di Sisto IV che per questo e per il testo espresso nella dedica mostra apertamente il suo dolore per la perdita di questo giovane nipote.
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