Il cardinale (cardinale a 17 anni - 1477) Raffaele Sansoni Riario Della Rovere, figlio di Antonio Sansoni e di Violante Riario Della Rovere, scelse il cognome della madre forse perché più prestigioso alla corte di Giulio II (Giuliano Della Rovere – 1503-1513) che era suo zio. Egli fu un personaggio importante nella storia della Chiesa e nella promozione delle arti. Morì a Napoli ed il suo corpo fu traslato e sepolto nella chiesa di San Lorenzo e Damaso di cui era stato titolare (1480-1517). La salma fu poi traslata nella chiesa dei SS. Apostoli (decenni dopo la sua morte) dove il corpo fu sepolto nella cripta della chiesa e il suo monumento funebre posto sopra quello del conte Giraud. La ragione del trasferimento potrebbe essere la volontà dei Della Rovere di collocarsi “post mortem” vicino al palazzo cardinalizio (palazzo detto “del vaso”) che, nel 1473, era stato sottratto ai Colonna da Sisto IV (Francesco Della Rovere – 1471-1484) e che fu sede cardinalizia assegnata ai Della Rovere dal 1477 con il cardinale Pietro Riario Della Rovere (1445-1474), fino al 1508 con il cardinale Leonardo Grosso Della Rovere (1464-1520).
Il conte Giraud d’ Ancezune (1463-1505) signore di Vinay (Francia, Alvernia-Rodano-Alpi), fu un nobile francese esperto in azioni di guerra (comandò l’artiglieria francese contro i turchi, nel 1501). Fu ambasciatore della casa Savoia a Roma e sposò, in prime nozze, Romaine de Montjoye, figlia ed erede d’Arnaud de Montjoye ed, in seconde nozze, Sixtine Franciotti Della Rovere nipote di papa Giulio II (Giuliano Della Rovere – 1503-1513). Fu “Maitre d’hôtel” di Carlo VIII (1483-1498) e di Luigi XII (1498-1515). Morì nel 1510. Suo fratello, l’arcivescovo di Embrun (1494-1510) Rostaing d'Ancezune (1460-1510), ambasciatore a Roma di Carlo VIII che di Luigi XII, gli dedicò questo monumento funebre, ad opera, si dice, o di Mino del Reame, detto Mino da Fiesole (1429-1484), o di Andrea Bregno (1418-1503) o della sua scuola anche se ambedue morti da tempo nel 1510. Direi quindi, per il momento: “artista sconosciuto”.
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