Giuseppe Vannutelli fu un avvocato e nella sua attività professionale conobbe un grande successo che lo portò a ricoprire importanti cariche nello stato pontificio durante i regni di Gregorio XVI (Bartolomeo Alberto Cappellari – 1831-1846) e di Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti - 1846-1878). Sovrintendente dei Colonna, abitò nel palazzo dirimpettaio ai Colonna in piazza SS Apostoli; fu procuratore della principessa Borghese, Paolina Bonaparte (1780-1825) e del cardinale Agostino Rivarola (1758-1842); fu amministratore dei beni del principe di Canino, Luciano Bonaparte (1803-1857), ed avvocato di casa Bonaparte in difesa dei beni della casata dopo il 1815. Sul piano degli incarichi di governo, fu consultore (membro) alla Consulta di Stato nel 1847 e membro del Consiglio di Censura della stampa romana, istituito da Pio IX nel 1847. Dopo la restaurazione del potere papale nel 1849, alla caduta della Repubblica Romana, fu coadiutore del Triunvirato Nero (cardinali Luigi Vannicelli Casoni, Gabriele Sermattei della Ghenga e Lodovico Altieri) che governò Roma prima del ritorno del papa e che ripristinò il potere assoluto del papa abolendo lo Statuto e ripristinando la pena di morte. L’avvocato Giuseppe Vannutelli era soprattutto un uomo di lettere, scrittore, collezionista d’arte, aveva raccolto un numero considerevole di opere di letteratura latina e italiana in una illustre biblioteca familiare di cui esiste un catalogo dei tomi pubblicato nel 1859 per la vendita all’asta di circa 5000 volumi. Nessuna meraviglia, quindi se Giuseppe Vannutelli si sposò con Clara Girometti, oltre che esperta in incisione di pietre dure, era anche compositrice musicale ed esperta suonatrice d’arpa. Alla morte del marito (1856), sepolto a Genazzano, fu lei a voler realizzare un cenotafio nella basilica dei SS Apostoli, ad opera del genero (marito della figlia Carolina), lo scultore Vincenzo Lucarelli (1808-1876), che eseguì il monumento quando Clara Girometti-Vannutelli era ancora in vita e lo portò a termine, dopo la sua morte (1867), con l’apposizione della commemorazione funebre di Clara nel 1867. Il monumento, di stile neorinascimentale, si presenta in quattro zone: in alto l’immagine della Madonna col Bambino attorniati da Cherubini; al centro le due erme dei defunti ed, in basso, le dediche funerarie, mentre sulla base i due stemmi familiari dei Vannutelli e dei Girometti inquadrano la dedica dei figli. (fonte: A. L. Genovese, Monumenta: Memoriali di Artisti nelle Chiese di Roma, Roma 2024)
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