Guglielmo II e la sua consorte, la regina di Maria Beatrice d'Este (1658-1718), si rifugiarono a Roma presso Innocenzo XI (Benedetto Odescalchi – 1676-1689) ospiti del palazzo Muti-Papazzurri, tra piazza della Pigna e piazza SS. Apostoli (vedi Palazzo Balestra a piazza Santi Apostoli e Palazzo Muti-Papazzurri a piazza della Pigna – Trevi). Dalla coppia reale era nato, a Londra, un principe ereditario Giacomo Francesco Edoardo Stuart (1688-1766) che, divenuto pretendente al trono d’Inghilterra alla morte del padre (1701), nel 1719, prese in moglie Maria Clementina Sobieski (1702-1735), figlia quintogenita di Giacomo Luigi Sobieski (1667-1737), principe della corona di Polonia, e di Edvige del Palatinato (1673-1722), contessa palatina. Le nozze furono celebrate nella cappella del palazzo episcopale di Montefiascone, nei pressi di Viterbo. Nel 1720, nacque dalla coppia Stuart-Sobieski, Charles Edward Stuart (1720-1788), che alla morte del padre, nel 1766, divenne a sua volta pretendente al trono d’Inghilterra. Nel 1725, alla coppia nacque un secondo figlio Henry Benedict Stuart (1725-1807), duca di York che, nel 1747, sarà creato cardinale da papa Benedetto XIV (Prospero Lorenzo Lambertini – 1740-1758) e che, alla morte del fratello (1788) sarà anche lui pretendente al trono d’Inghilterra. Poco dopo la nascita del suo secondo figlio, Maria Clementina Sobieski accusò il marito, Giacomo Francesco Edoardo Stuart, di adulterio e decise per questo di lasciare la corte (1726) e di rifugiarsi presso le suore Benedettine nel monastero di Santa Cecilia a Trastevere dove morì nel 1735. La salma, trasportata nella chiesa dei SS. Apostoli, vicino alla corte inglese in esilio, fu sepolta nella chiesa dove i frati Francescani officianti le incisero la dedica.
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