Negli anni precedenti, mentre si applicava all´esecuzione della cappella Sistina, Buonarroti aveva abitato in Borgo, vicino al “passetto” e a piazza San Pietro, dietro la chiesa di S. Caterina delle Cavallerotte (chiesa scomparsa per la realizzazione del colonnato berniniano tra il 1657 e il 1667). Nell´autunno del 1513, Michelangelo è inviato a Carrara, dal nuovo papa, Leone X (Medici – 1513-1521), per reperire i marmi per la facciata di San Lorenzo a Firenze e non farà ritorno stabile a Roma che nel 1534 Ma già nel 1516, Michelangelo stipula, con il cardinale Leonardo Gora della Rovere (1464-1520), il terzo contratto, per l´esecuzione della tomba di Giulio II a San Pietro in Vincoli, nel quale gli veniva fornita una casa, in via Marcel de´ Corvi, la cui composizione è ben descritta nel contratto stesso: Casa con soffitti di legno con torre, stalle, cortile, giardino e fontana e due dipendenze. Dal 1534 al 1564, Michelangelo abiterà in questa casa, fino alla sua morte. Lasciò in eredità la casa al nipote, Leonardo Buonarroti che l´affittò a Daniele da Volterra (1509-1566), discepolo del Maestro, che morirà due anni dopo. Nel 1605 Leonardo vende la casa a Stefano Longhi, parente di Martino Longhi (1602-1660), che abitava nelle vicinanze per 3800 scudi. Nel 1848, Marino Torlonia (1795-1865), che possedeva già il Palazzo Torlonia a Piazza Venezia, dal 1807, acquista la casa con l´intero isolato, per costruirvi una grande casa destinata all´affitto, che, per la sistemazione di Piazza Venezia, verrà demolita, insieme al Palazzo Torlonia, nel 1903-1910.
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