La colonna tedesca, che risaliva regolarmente via Rasella, proveniente dal poligono di tiro del Foro Mussolini per recarsi nella caserma di Castro Pretorio, apparteneva al 3° battaglione del reggimento SS “Polizei Bozen” (Polizia Bolzano), comandato dal colonnello Herbert Kappler (1907-1978), ed era composta da 150 altoatesini tra i 30 e i 40 anni. Allo scoppio della bomba morirono 32 soldati tedeschi e, tra i feriti, ne morirono altri 10, mentre due civili italiani ne furono vittime: Francesco Iaquinti di 46 anni e Piero Zuccheretti di 13 anni che era andato per vedere la “sfilata”. Seguirono rastrellamenti ed altre morti ed, in fine la strage di 335 italiani uccisi con un colpo di pistola alla nuca nelle cave di pozzolana sull’Ardeatina. Restano a memoria storica questi fori e la memoria di Fiammetta Baglioni di 66 anni uccisa da un proiettile attraverso una finestra di casa sua.
|