Qui, dove il monumento a Torquato Tasso aveva concepito e compiuto con la sua mano, volle essere sepolto Giuseppe Fabris cittadino di Nove presso Bassano a cui l’ingegno, l’impegno, lo studio nel trarre i volti dal marmo procurarono un’altissima lode. Nelle circostanze avverse, la provata fede e religione meritarono grazia, onori, premi da Gregorio XVI e da Pio IX. Morì l’undicesimo giorno alle calende di settembre (22 agosto) del 1860 di anni 70 e giorni 3. Gli eredi posero al benemerente. (fonte: A. L. Genovese, Monumenta: Memoriali di Artisti nelle Chiese di Roma, Roma 2024)
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