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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Piazza_di_S_Onofrio-Chiesa_omonima-Lapide_di_Francesco_di_Buglione-1529

NEMO

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Tre scritte sulla lapide: una a croce e le altre due contenute in “cartigli” rettangolari, sopra e sotto il profilo del defunto.

Nella scritta a croce si legge: NEMO CONFIDAT NIMIUM SECUNDIS (REBUS) - Nessuno confidi troppo nella fortuna.

Nella scritta in alto: Niente giova aver vissuto qualsivoglia cosa dopo i giorni destinati dal fato, ma ciò è  sia immutabile che desiderabile: vivere con chi è nei cieli

Nella scritta in basso si legge: A Francesco dei Buglioni Fiorentino, domestico familiare di Leone X Pontefice Massimo, scultore insigne, nelle buone maniere e nella musica ben dotato. Sano, preposto del tempio della Beata Cecilia, pose al fratello benemerito. Visse anni 58, mesi 4, giorni 1. Lasciò la vita il quinto giorno alle Idi di giugno 1520.

Segue testo:

La dedica è del fratello minore Sano, parroco in Santa Maria in Trastevere. Il fratello Benedetto (1461-1521) non è citato nella dedica forse perché lontano o molto malato. Questi, insieme a Francesco, aveva scolpito sulla facciata del duomo di Bolsena (1494-95), tra l’altro, gli strumenti del mestiere che si ritrovano agli angoli della lapide.

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