Via di San Gallicano (R. XIII – Trastevere) (da viale di Trastevere a via della Lungaretta)
La via ha preso il nome dall’ospedale di San Gallicano [1] che sostituì, alla fine del XVII secolo, l’altro ospedale (che era situato in Borgo) di “S. Lazari Leprosorum de Monte Malo, dei tempi di Gregorio VIII (Alberto de Morra - ottobre 1187 - dicembre 1187), quando, in un’osteria-locanda, fuori Porta Angelica, vi fu ricoverato un francese, affetto di Lebra” (Armellini).
La chiesa di San Gallicano fu eretta in vicolo di Mazzamurelli da Benedetto XIII (Pietro Francesco Orsini - 1724-1730) che la consacrò nel 1726.
In via San Gallicano vi nacque il 20 novembre 1771 “il pittor di Trastevere” e, secondo la lapide rimasta al posto della casetta distrutta, “quel Bartolomeo Pinelli che, da povero vasellaio, si levò, col bizzarro ingegno, a pittore facile e ardito di costumi e di storia” (lapide ora su viale Trastevere - vedi).
L’ospedale era tenuto dai frati, “vestiti d’albagio grosso, in forma di Romiti scalzi, et senza cosa alcuna in testa andavano per Roma portando uno sportone covertato (coperto), di detto panno in spalla et in una mano una cassetta, dicendo, quasi cantando, “Fate bene fratelli per l’amor di Dio”, ".
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[1] ) 25 novembre 1738 – “Oggi è stato aperto lo spedale di San Galliano, e gli infermi vi andarono processionalmente dall’ospedale che provvisoriamente era stato aperto in Piscinula" . (archivio capitolino, diario Valesio).
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