La piccola chiesa, proprietà della Famiglia Altems officiata dalla confraternita del SS. Sacramento, rimase, dal 1870, chiusa per diciotto anni; quindi, restaurata ed ampliata, fu riaperta al culto il 10 marzo 1888. Sopra la porta, nell'interno, si legge una prolissa epigrafe scolpita in marmo, postavi dai confratelli nel 1705, a ricordare i benefizi e i privilegi coi quali Clemente XI, già primicerio e poi protettore della confraternita, decorò questa e l'altare del piccolo oratorio (Armellini). Abbandonata definitivamente per l’estinzione della Confraternita, alla fine della prima guerra mondiale, fu sconsacrata e destinata ad uso privato.
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