Ultima erede della famiglia Biscia e del diritto di patronato fu la signora Vittoria Baglioni, figlia di Antonio Maria Manenti, romana, che rinunziò al diritto di patronato, nel 1708, in favore dell’Università dei Vermicellai. Dopo la soppressione delle Universutà dei Mestieri, con “motu proprio” di Pio VII (Barnaba Niccolò Chiaromonti - 1800-1823) del 1800, il patronato della cappella passò all’Arciconfraternita di Santa Maria dell’Orto che lo detiene tuttora. Al momento del passaggio del diritto di patronato, in una perizia, condotta (1708) dal sig. Luigi Barattane Architetto, al fine di determinare il valore del patronato da corrispondersi al “patrono” uscente, la cappella risultò in uno stato assai precario e priva di ogni ornamento se non per gli stucchi dell’altare maggiore dove era rappresentato il simbolo della famiglia, “una biscia”. I Vermicellari subentrati ai Biscia, ornarono la cappella, così come la vediamo oggi, dal 1709 al 1711.
|