Nel 1684, l’edificio č affittato al cardinale Giovanni Francesco Albani (1649-1721) (poi Clemente XI 1700-1721) e, nel 1710, al cardinale Gaspare Carpegna (1625-1714). I forti legami tra il banchiere Cesare Baldinotti e il cardinale Carpegna si concretizzarono con il matrimonio di Giustina Ginevra Baldinotti (1666-1753), figlia unica del banchiere, con Francesco Maria II Carpegna (1661-1749) e con il passaggio del palazzo dai Baldinotti ai Carpegna. Nel 1846, alla morte di Gregorio XVI (Cappellari – 1831-1846), nel palazzo venne ad abitare (1846-1883) Gaetano Moroni (1802-1883) che era stato “barbiere” del porporato, allora cardinale, e che era divenuto suo aiutante di camera, sempre accompagnato dalla sua famiglia, la cui la moglie era stata sopranominata “puttana santissima”, in una poesia del Belli, per le sue supposte attenzioni nei confronti del pontefice. Gaetano Moroni č ricordato soprattutto per la stesura del “Dizionario di Erudizione Storico Ecclesiastica” (109 volumi). Nel 1919, il palazzo č acquisito dallo stato italiano, che lo collega, con un sovrappasso, alla Universitā della Sapienza per ospitarvi la Facoltā di Lettere. Nel 1935, Il palazzo viene interamente demolito e ricostruito, a filo con la Sapienza, ma questa volta collegato a palazzo Madama, per ospitare le attivitā delle Commissioni del Senato.
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