Nel 1827, l’artista sposò Anna Maria Canini, figlia di Bartolomeo Canini, un incisore di rame italiano e ne assunse il cognome, Jan Bptist Maes-Canini. Nel 1836, la coppia Maes-Canini si spostò in una casa di via Ripetta, infatti la sua morte, intervenuta nel 1856, fu registrata nel “Libro dei Morti” della parrocchia di San Rocco. L’artista fu sepolto al Verano ed il cenotafio nella chiesa di San Giuliano dei Fiamminghi fu offerto alla memoria dell’artista dai sodali della Confraternita omonima. La lapide, incisa su marmo, segue il gusto di metà dell’800 che preferiva l’incisione al bassorilievo ed è opera di Giustino Carocci (1817-1872). (fonte: A. L. Genovese, Monumenta: Memoriali di Artisti nelle Chiese di Roma, Roma 2024)
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