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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Via_del_Sudario-Chiesa_di_S_Giuliano_dei_Fiamminghi-Lapide_di_Martino_Verstappen-1853

QVIESCIT HEIC IN PACE
MARTINVS VERSTAPPEN
DOMO ANTVERPIA
EGREGIVS AETATIS SVAE PICTOR
EQVES GREGOR ET LEOPOLD
HIC AN XXX
FVIT EX CVRATORIBVS HVI AEDIS
ET PIE OBIIT ROMAE
VII ID IAN AN C MDCCCLIII

Qui riposa in pace Martin Verstappen da Anversa, pittore egregio dell’età sua, cavaliere Gregoriano e Leopoldino, qui per 30 anni si occupò della cura dei loro edifici e morì piamente in Roma il settimo giorno delle Idi di gennaio (7 gennaio) nell’anno di Cristo 1853.

Segue testo:

Molto ben introdotto nell’ambiente artistico romano, nel 1819, sposò la figlia dello scultore Vincenzo Pacetti (1746-1820) e, rimasto vedovo (1822), sposò (1836) la pittrice Luigia Terziani che, alla morte del marito ottenne da papa Pio IX (Giovanni Maria Mastai Ferretti – 1846-1878) il permesso di seppellirlo nella chiesa di San Giuliano dei Fiamminghi (vedi via del Sudario - San Eustachio), come da desiderio da lui espresso nel testamento. La lapide fu scolpita da Luca Carimini (1830-1890) quando, molto prima dell’inizio della sua carriera di architetto (1868), teneva una bottega di lapicida (artigiano che esegue iscrizioni sul marmo).
(fonte: A. L. Genovese, Monumenta: Memoriali di Artisti nelle Chiese di Roma, Roma 2024)

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