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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Piazza_di_S_Agostino-Chiesa_omonima (2)

Questa chiesa, che la tradizione dice fondata da un capitano Sassone nel 717, fu ricostruita, per volere di Giovanni XVIII   (Giovanni Fasano - 1004-1009),  dal prefetto di Roma Crescenzio (c.970-post1038), nel 1006, quando vi furono trasferite le reliquie del Santo.
Nel 1286, Egidio Lufredi, nobile romano, donò ai frati Agostiniani di Santa Maria del Popolo delle case, prossime a San Trifone, perché ne facessero un nuovo convento.
Papa Onorio IV (Giacomo Savelli - 1285-1287), nel 1287, approvò il progetto e concedette per le funzioni religiose dei frati la chiesa che era titolo cardinalizio, parrocchia e stazione quaresimale.
Nel 1296, sotto Bonifacio VIII (Benedetto Caetani – 1294-1303), il vescovo di Sabina (1281-1302), Gerardo Bianchi (c.1222-1302), pose la prima pietra di una nuova chiesa i cui lavori dureranno fino al XV secolo (c.1446).
Sotto Sisto IV (Francesco Della Rovere – 1471-1484), il cardinale Guglielmo d’Estouteville (1403-1483), protettore dell’Ordine Agostiniano, sostenne, anche finanziariamente, il rifacimento della chiesa per renderla più ampia.
I lavori si svolsero dal 1479 al 1483, per opera degli architetti Jacopo di Cristoforo da Pietrasanta (+1495) e Sebastiano Fiorentino (attivo1479-1483).
La navata centrale della chiesa medievale fu inglobata nella nuova chiesa per realizzare parte del transetto (tracce delle mura della chiesa medievale sono ancora visibili nel braccio sinistro del transetto attuale), in modo che la nuova chiesa venisse ad orientarsi perpendicolarmente alla chiesa medievale, il cui fronte guardava via della Scrofa.
Nel 1483, Jacopo da Pietrasanta realizzò anche la facciata, su disegni di Leon Battista Alberti (1404-1472), molto simile a quella di Santa Maria Novella a Firenze, cui Luigi Vanvitelli (1700-1773) aggiunse le due volute nel XVIII secolo.
Gli Agostiniani passarono ad officiare nella nuova chiesa, dedicata a Sant’Agostino e l’antica chiesa di San Trifone restò sede della Confraternita del Santissimo Sacramento (fondata da Pio V nel 1571) e della Compagnia dei Calzolari (fondata da Paolo III nel 1549).
Sisto V (Felice Peretti – 1585-1590) le diede il Titolo Cardinalizio nel 1587 e la parrocchia passò da San Trifone a Sant’Agostino, nel 1603, con Bolla di Clemente VIII (Ippolito Aldobrandini – 1592-1605)
Tra il 1746 e il 1750, Luigi Vanvitelli (1700-1773) ed essenzialmente il suo discepolo Carlo Murena (1713-1764) (il Vanvitelli era, in quel momento, impegnato con la Regia di Caserta),  ampliarono il convento degli Agostiniani, dotandolo di un Chiostro.
Questi lavori comportarono la demolizione dell’antica chiesa di San Trifone (1746) e la Confraternita del SS Sacramento dovette spostarsi nella chiesa di “San Salvatore Primiceri o de Primicerio”, a Ponte (vedi vicolo di San Trifone – Ponte), che assunse il nome di San Trifone.
I due architetti trasformarono anche la chiesa, come la vediamo oggi, aggiungendo un tamburo alla cupola, realizzando la copertura della navata con volte a catino, aggiungendo le due volute alla facciata e modificando il campanile cuspidato, del XV secolo, in una torre quadrata.
Nel 1873, il convento fu sottratto agli Agostiniani per essere utilizzato dal neo Regno Sabaudo. Oggi ospita l’Avvocatura Generale dello Stato.

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