Dopo una brillante carriera ecclesiastica fu fatto cardinale da Alessandro VIII (Pietro Vito Ottoboni – 1689-1691) nel 1690. Fu grande amministratore della funzione pubblica ricercando le giuste riforme per risanare le finanze dei comuni e favorendo gli investimenti adatti al benessere dello Stato Papalino. Morì a 86 anni. Il suo monumento nella chiesa di Sant’Agostino, voluto dal nipote del defunto ed unico erede, Michele Imperiali (1673-1738) III° principe di Francavilla e disegnato da Paolo Posi (1708-1776), si sviluppa su tre livelli: Alla base, tra due porte, una lapide di porfido rosso sulla quale è incisa la dedica, ornata da una ghirlanda di quercia sul contorno e accompagnata, negli angoli superiori, da due teschi capelluti e alati. Al livello mediano, ai lati di un piedistallo in verde e giallo antico (sui bordi) con un fronte di alabastro fiorito, stanno due statue allegoriche: la Carità (a sinistra guardando il monumento) e della Forza a destra, opere di Pietro Bracci (1700-1773). Al centro un’aquila ad ali aperte che ricorda gli elementi araldici della casata Imperiali, dei libri ed un cappello cardinalizio che ricordano la cultura e lo stato gerarchico del defunto. A di sopra del piedistallo, su uno sfondo triangolare di porfido rosso, un grande angelo alato di marmo bianco porta in volo un medaglione con il ritratto del defunto, opera di Paolo Cristofari (1685-1743).
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