A Silvio de´ Cavalieri, patrizio verolano e onorato del titolo di nobile della città di Urbino per le attività svolte in favore di essa. Commissario Generale della Camera Apostolica, Canonico della Basilica Vaticana, Prelato Domestico, Votante della Segnatura di Grazia, Consultore della Suprema Inquisizione di Roma e del mondo, Arcivescovo di Atene e Assistente al Soglio Pontificio, per oltre un decennio solertissimo e apprezzatissimo Segretario della Sacra Congregazione di Propaganda Fide, assai caro a Innocenzo III e a Clemente XI, sommi pontefici benefattori, per la sua dottrina, per l'onestà, la lealtà e la singolare scienza nello svolgimento dei suoi compiti, in questa piccola cappella degli Avvocati del Collegio del Palazzo Apostolico, tra i quali, una volta ammesso, a nessuno era stato secondo, questi marmi destinati a durare presso i posteri quale testimonianza della loro pietà e benevolenza. Agata Petrozzi Giovardi, nipote ed erede, e Agostino Galamini di Recanati, esecutore testamentario e membro del medesimo Collegio, allo zio e dilettissimo maestro eressero, perché nel luogo donde egli trasse le origini della sua fama e delle sue fortune, viva perennemente il ricordo dei colleghi. Morì l'11 gennaio 1717 all'età di 75 anni ed è sepolto nella chiesa del Collegio della medesima Sacra Congregazione, non sopportando di essere strappato, dopo la morte, dal luogo dove egli visse pienamente la sua vita.
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