La Compagnia era formata da dodici “Apostoli” di alto lignaggio e censo che soccorrevano famiglie illustri decadute per rovesci finanziari di varia natura. Il suo Statuto specificava che: “La Società ha origine dalla spontanea associazione di alcuni nobili romani avvenuta sul principio del secolo decimo sesto per oggetto di promuovere il culto divino e di provocare dalla carità cristiana delle elemosine onde col loro cumulo soccorrere gl'infermi miserabili e specialmente i poveri di civil condizione a cui è vergognoso il mendicare.”. La primitiva sede, presso la chiesa dei SS XII Apostoli, fu trasferita (1635) accanto alla chiesa di S. Eustachio, nel palazzo di proprietà della Compagnia a piazza dei Caprettari n. 65, per Breve di Urbano VIII (Maffeo Barberini – 1623-1644). Francesco Barberini (1597-1679), cardinale protettore “aprì una farmacia per la distribuzione gratuita de’ medicamenti a’ bisognosi principalmente a quelli vicini di Sant’Eustachio”. Nel 1879, la Compagnia dei SS XII Apostoli si trasformò in “Società dei SS XII Apostoli” per decreto del governo italiano con sede a piazza dei Caprettari n. 65 (il palazzo fu ricostruito nel 1830) dove è tuttora domiciliata. Nel 1966, la Regione Lazio la riconobbe, con delibera della Giunta Regionale, come istituzione pubblica di assistenza e beneficenza detta: “Società SS. XII Apostoli” il cui patrimonio, costituito da lasciti testamentari, da donazioni e legati, era valutato a 17.496.703.778 lire. Il palazzo in piazza Sant’Andrea della Valle n.3 (vedi – Sant’Eustachio) era parte di questo patrimonio.
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