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STRADE DELLA ROMA PAPALE

Via Monte della Farina (R. VIII – Sant’Eustachio) (da piazza Benedetto Cairoli a piazza Vidoni)

Il nome attuale della strada, che una volta era chiamata “via del Crocifisso”, è così giustificato dal Rufini:  “Primieramente dicesi Monte, dalla piccola prominenza in cui giace, ascendendo verso la piazza S. Carlo a Catinari (già Piazza Catinara). Inoltre qui dovea esservi anticamente un qualche mulino da grano, poiché troviamo in un antico “Itinerario di Roma” che nei sotterranei del palazzo Schiablé ora Guglielmi (Via Paganica al n. 50), rinviensi (si trova) tale quantità di acqua da dar moto e far agire una macina. Aggiungasi che a pochi passi da questa via evvi la chiesa di Santa Elena che anticamente appellavasi “ad mulinos” perché apparteneva alla confraternita dei Molinari. Sembra che, dal fin qui detto, si possa con probabilità dedurre l'origine del nome della via di cui abbiamo ragionato” (Rufini – 1847).

Altri negano quest’origine e fanno invece risalire il nome della via ad un Monte Frumentario [1], istituto creato da Clemente VII (Giulio de´ Medici - 1523-1534).   Giulio III (Giovanni Maria Ciocchi dal Monte - 1550-1555) il 25 maggio 1553, aveva portato fino a 40.000 lire il montante per l’acquisto di semente. Il Monte Frumentario fu abolito da Gregorio XIII (Ugo Boncompagni - 1572-1585).

Nella strada v’era la chiesa di S. Biagio ”de Anulo” [2] o “degli Arcari”, o “del Monte della Farina” che risaliva al XII secolo.

Il nome degli Arcari, che sembra il più antico, lo ebbe dai falegnami che tenevano le loro botteghe nelle vicinanze, e dall’anello del Santo Vescovo che vi era venerato, anello che adesso è custodito nella chiesa di San Carlo, da quando (1617) la chiesetta fu demolita per ordine di Paolo V (Camillo Borghese - 1605-1621), onde fornire uno spazio maggiore al convento dei Teatini di Sant’Andrea della Valle. Questi permutarono S. Biagio ed edifici attinenti, in possesso dei Barnabiti, cui erano stati ceduti nel 1575 da Gregorio XIII (Ugo Boncompagni - 1572-1585), con altre case che i Teatini avevano in piazza San Carlo. Nel 1379, presso la chiesina, abitò Santa Caterina da Siena.

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[1] )                La funzione del “Monte Frumentario era quella di costituire un supporto al ciclo agrario. A tal fine, per il loro funzionamento, i contadini partecipavano con giornate di lavoro gratuito (roadie) in occasione della semina e del raccolto ed in compenso i semi venivano distribuiti ai contadini che ne erano privi.

[2] )            Al n°4 di via Sant'Anna l'iscrizione: “S. Blusius De Annulo.

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Lapidi, Edicole e Chiese :

- Via del Monte della Farina

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